“La Giunta e la Task force comunichino e si confrontino sulla strategia, ad oggi non chiara, per la ripresa economica. Con l’avvio della fase due infatti, la Regione ha scelto di rimodulare le risorse non ancora impegnate a valere sui fondi europei e di interrompere alcune delle misure già avviate. Ma seppur comprensibile, sarebbe utile conoscere l’ammontare delle risorse rastrellate, se siano sufficienti e con quali criteri ed obiettivi alcune azioni siano state interrotte”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Roberto Cifarelli.
“A distanza di tre mesi non abbiamo registrato alcun confronto in terza commissione né in Consiglio regionale, ed in questa situazione di democrazia sospesa ad opera di Cicala e Bardi, risulta difficile comprendere con quale bussola si stia orientando la Regione Basilicata. Apprendiamo da alcune dichiarazioni – continua Cifarelli – di un contributo a fondo perduto, tra 1000 e 2500 euro, per autonomi e microimprese (commercio, artigianato, turismo ecc.), per le associazioni sportive lucane, per gli affitti degli studenti universitari fuori sede, per il sostegno al comparto dello spettacolo, alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (alberghi, villaggi, ostelli, affittacamere, case vacanze, bed & breakfast, aree capeggio ecc.).
Ancora, apprendiamo che sarebbero state sospese le attività in materia di innovazione e ricerca già avviate dai Cluster della S3 (la strategia di sviluppo intelligente). Così come, sarebbero stati appostati 23 milioni di euro per il turismo e per alberghi, Rta , b&b, case vacanza, rifugi, ostelli, campeggi, case religiose, ristoranti, agenzie viaggi, lidi balneari.
Ci chiediamo – spiega Cifarelli – se un contributo di 2000 euro possa essere sufficiente per riaprire o se si tratti di una mancia, utile più a dire “abbiamo fatto qualcosa per ognuno di voi, quindi non lamentatevi con noi” che a determinare una reale ripartenza. E’ come sapere di dover fare un lungo tragitto, mettendosi in viaggio però con un solo litro di benzina; e, per di più sottraendolo dal serbatoio di coloro che erano già in cammino con a bordo centinaia di imprese lucane, ugualmente in difficoltà e che adesso rimarranno per strada. Cui prodest?
In questo quadro – conclude il consigliere – passato l’effetto effimero dei contributi-mancia, l’economia lucana rischia una crisi spaventosa con effetti sul Pil e sull’occupazione, dinanzi alla quale questa maggioranza non potrà dare colpe a nessuno se non a se stessa. Non ci saranno più alibi da utilizzare con i cittadini. Il Covid-19 rappresenta uno spartiacque anche per la politica.”