La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, ha deciso di rimodulare le risorse disponibili sull’avviso pubblico (PO FESR Basilicata 2014-2020) a favore dei comuni per la realizzazione di interventi di riqualificazione nelle aree produttive. Lo stanziamento complessivo, suddiviso in due “Linee”, ammonta a 10 milioni di euro a favore dei Comuni ricadenti nei 13 Sistemi Locali del Lavoro in cui insistono aree produttive.E’ stato trasferito l’importo non utilizzato sulla “Linea 2” pari a 5,145 milioni di euro a valere sulla “Linea 1”, tenuto conto che la graduatoria delle operazioni “ammissibili e finanziabili” sulla Linea 2 dell’Avviso si è esaurita mediante l’ammissione a finanziamento di tutte le domande pervenute.
“Le azioni finanziate – sottolinea l’assessore Cupparo – sono finalizzate alla realizzazione, al recupero e alla riqualificazione di aree da destinare ad insediamenti produttivi, quali aree a destinazione industriale e/o artigianale o a destinazione mista, anche con presenza non prevalente di terziario, per la localizzazione di imprese industriali, artigiane di servizio ed alla realizzazione di interventi di qualificazione dell’offerta dei servizi anche infrastrutturali funzionali a progetti di riconversione delle aree produttive, di riqualificazione ambientale, di recupero ed efficientamento energetico dei siti produttivi. Il programma, nello specifico, finanzia l’installazione di impianti da fonti rinnovabili la cui energia prodotta sia interamente destinata all’efficienza energetica di opere e installazioni per l’illuminazione pubblica e servizi tecnologici di proprietà pubblica in aree produttive. È prevista altresì la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle aree produttive, compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. Il contributo a fondo perduto copre fino al 100% delle spese ammissibili”.
“La nostra strategia – sottolinea Cupparo – mira a contrastare i processi di vera e propria deindustrializzazione in atto da anni in Basilicata nelle aree conclamate di crisi la cui individuazione è avvenuta sulla base di oggettivi criteri di selezione tra i quali il decremento del numero degli addetti, la diminuzione delle unità locali attive, la sussistenza di imprese attive e vitali ma ancora segnate da presenze imprenditoriali dotate di vitalità che, adeguatamente supportate nei processi di riconversione/ ristrutturazione e di attrazione di nuovi investimenti produttivi, possono ancora dare un valido contributo allo sviluppo della regione. L’Azione persegue l’obiettivo di rigenerazione produttiva e sociale dei sistemi locali del lavoro, eleggibili ad aree di crisi non complessa, di cui al D.M. del 4 agosto 2016, attraverso la sottoscrizione tra i partner interessati (enti pubblici, imprese, parti economiche e sociali, ecc.) di un progetto unitario di rilancio, avente natura negoziale, con linee di intervento tra loro integrate”.