Roberto Falotico scioglie la riserva e accetta incarico di assessore regionale.
Alla base della decisione (assunta dopo un colloquio col presidente De Filippo in merito ai termini di operatività dell’incarico) spirito di servizio e volontà di fare argine ai problemi.
Roberto Falotico ha sciolto la riserva e ha accettato l’incarico di Assessore alla Cultura e Formazione della Regione Basilicata. All’indomani della nomina, avvenuta lo scorso 24 aprile, Falotico aveva espresso la necessità di una profonda riflessione per comprendere i termini di operatività della stessa, a seguito delle dimissioni del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.
Falotico, , infatti, sin dal primo momento aveva rappresentato che l’accettazione dell’incarico era direttamente collegata alle capacità operative della Giunta Regionale ed alla possibilità di poter adottare, nelle more del rinnovo del Consiglio, tutte quelle misure necessarie ed urgenti per dare risposta alle numerose istanze provenienti da tutta la Regione, in una congiuntura economica recessiva e devastante per la debole economia regionale. Oggi, a seguito del colloquio intervenuto col Presidente Vito De Filippo e delle assicurazioni ricevute, ha comunicato di aver accettato l’incarico fiduciario “per spirito di servizio e con il dichiarato intento di voler fare argine alle tante difficoltà che investono i cittadini lucani attraverso l’adozione di tutti gli atti e provvedimenti necessari, indifferibili ed urgenti utili al rilancio di una azione amministrativa che ponga alla base la Comunità Regionale”.
Falotico ha però precisato, che se l’azione Amministrativa e di Governo che intende promuovere dovesse essere limitata o, comunque, mortificata nelle finalità che lo stesso si propone, non esiterà un solo momento per rimettere nelle mani del Presidente della Regione il mandato ricevuto.
Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia su situazione di stallo Giunta regionale di Basilicata
Le ultime pagine di politica in Basilicata ci descrivono scenari poco chiari. Del resto tra pochi mesi, in autunno, si torna alle urne per eleggere il nuovo governatore. Il secondo governo De Filippo è stato archiviato in un momento storico molto delicato in cui dare giudizi sommari, basati sul binomio politica- ladri, è all’ordine del giorno. Ed è da questo comune sentire che bisogna ripartire per ridare alla politica il giusto valore ed evitare che demagogia e populismo prendano il sopravvento. “Si va al governo, non al potere” amava ripetere Spadolini. Mai come in questo momento sento di condividere questa affermazione. Diciamo basta alla salita al potere. Basta alla poltrona tenuta al caldo. Di potere e poltrone (troppe) è morta la Basilicata. Adesso c’è bisogno di uomini e donne pronti a rianimare questa terra mettendoci cuore, testa e braccia. Le rendite di posizione che stanno emergendo dai tavoli che in questi giorni, in Basilicata, animano i diversi schieramenti politici sono lo specchio di una politica attaccata al potere della poltrona. La poltrona diventa il fine. Un qualsiasi schieramento che consenta di arrivare a quella poltrona, il mezzo. In questo modo ai cittadini si offre il solito quadro offuscato da mire che nulla hanno a che vedere con l’essenza della politica. L’alternativa è una politica che si metta al servizio della società civile. Altro non serve alla Basilicata.
Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia
ba, non mi sorprende affatto… classe marcia fino alla fine
grazie a Dio, non è mai troppo tardi.
Buon lavoro assessore
Un augurio di buon lavoro, viva l’ Italia, viva la Repubblica delle banane!!!!