Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Solo nel 2017 3,5 milioni di euro all’ASI. Il Governo regionale continua a dilapidare risorse in un buco senza fondo”.
1,5 milioni di euro al Consorzio di Sviluppo Industriale di Potenza che si sommano ai 2 milioni erogati a gennaio. E’ l’ultima regalia fatta all’ASI di Potenza dalla maggioranza in Consiglio regionale con l’approvazione, nella tarda serata di martedì, della variazione di bilancio. Tutto ciò, in netto contrasto con quanto sostenuto dallo stesso Pittella che come sempre si autoesaltava sostenendo “Niente sprechi e niente orticelli”.
Un’ulteriore pezza messa sul buco del Consorzio Industriale in perenne deficit che, dal 2010, ha dilapidato oltre 40 milioni di euro di contributi regionali e la cui gestione ha visto alternarsi commissario e Amministratore Unico, cambio di mano voluto sempre da Pittella e rivelatosi nei fatti fallimentare. Per anni abbiamo denunciato lo sperpero di risorse pubbliche, da parte del Governo regionale, nell’attesa di un piano di risanamento mai partorito e alla luce di perdite che si sono moltiplicate.
Pittella pensa di ingannare l’opinione pubblica, asserendo di voler concedere “un’ulteriore prova d’appello prima di gettare la spugna e affinché si possa giungere a una soluzione possibile”, tentando, così, di nascondere il suo ennesimo fallimento.
Furbescamente prende altro tempo, fino al 30 settembre, ma la decisone nei fatti è già presa. Sostanzialmente si agirà come fatto per i Consorzi di Bonifica avviando una new company vergine e senza debiti ma al contempo facendo ricadere tutti i debiti accumulati sul bilancio regionale. Oltre 40 milioni di euro cui si dovrà far fronte con risorse regionali sottraendole nei fatti ai cittadini lucani.
Decisione nascosta dietro le parole di Pittella che afferma “se non si dovesse risolvere il problema Consorzio, il Governo se ne assumerà le responsabilità”. Bell’assunzione di responsabilità, loro sbagliano a gestire la cosa pubblica e i cittadini devono sempre pagare. La politica quando si parla di soldi vince sempre sui diritti dei lucani.