Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: “Perché, alla Regione Basilicata, la gara di affidamento dei servizi di vigilanza da 49.700.000 euro procede a rilento?”. Di seguito la nota integrale
Procede molto a rilento la procedura di gara per l’affidamento dei servizi di vigilanza armata e custodia-portierato presso le sedi delle AA.SS.LL., A.O.R. San Carlo, IRCCS-CROB, Giunta Regionale, Consiglio Regionale, Arpab e Ardsu della Regione Basilicata.
La gara, indetta dalla Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata, è stata pubblicata a Ottobre 2016. L’11 Aprile 2017, data dell’ultimo aggiornamento, è stato pubblicato l’elenco degli Operatori Economici ammessi alla fase successiva e, attualmente, sono in fase di valutazione le offerte tecniche cui seguirà l’apertura delle buste contenenti l’offerta economica. Quindi si profilano tempi ancora molto lunghi.
Abbiamo sollecitato, con un’interrogazione a risposta immediata, un espletamento più tempestivo della procedura di gara, da parte della Stazione Unica Appaltante, chiedendo, nel contempo, di conoscere lo stato di avanzamento attuale.
Questo stallo prolungato causa, inevitabilmente, un’anomalia e una disparità che potrebbe pregiudicare il rispetto delle regole e del principio di concorrenza. Infatti nelle more dell’espletamento delle procedure di gara da parte della SUA-RB e, al fine di garantire la continuità del servizio di vigilanza, le singole Direzioni generali e/o Stazioni Appaltanti delle varie Amministrazioni interessate hanno messo in atto procedure diverse; mentre alcune hanno bandito singole gare-ponte, altre hanno affidato il servizio in proroga mediante affidamento diretto al medesimo soggetto affidatario.
In modo particolare, abbiamo evidenziato che la proroga del servizio, di ulteriori 12 mesi attraverso affidamento diretto, alla Cosmopol Basilicata Srl, azienda cessionaria dell’istituto di vigilanza La Ronda potrebbe generare condizioni di concorrenza sleale con le altre imprese in quanto l’istituto affidatario, a fronte del prezzo medio orario cui sta lavorando (circa 23 €/ora), sostiene, rispetto agli altri istituti di vigilanza, un costo del lavoro inferiore, avendo azzerato le pregresse anzianità e livelli di inquadramento del personale ex-La Ronda.
Anche il confronto delle voci finali di costo, tra diverse Amministrazioni, ha evidenziato differenze di prezzo non giustificabili. Mentre la Provincia di Potenza paga € 16,42/ora per il servizio di vigilanza armata e € 11,60/ora per il servizio di portierato, per un pari servizio, la Regione e il Consiglio sostengono, verso la stessa Azienda, un costo di € 22,50/ora e di € 21,90/ora, rispettivamente, per il servizio di vigilanza armata e di € 16,00 orari per il servizio di portierato.
Quindi, se è congruo il prezzo pagato dalla Provincia di Potenza, automaticamente il Consiglio e la Giunta Regionale sperperano una cifra che si aggira intorno ai 700.000 € l’anno.
È una questione sollevata dalla Confapi al Presidente Pittella già ad Aprile con una missiva nella quale evidenziava tutte le preoccupazioni delle imprese associate e tutte le anomalie che si sono venute a creare in pendenza della gara.
Ovviamente, nulla si è mosso. Quando si tratta di soldi pubblici, Pittella ha la manica larga.