Gianni Rosa, consigliere regionale Fdi-An: “Visite inutili di Renzi: il Segretario PD glissa sul petrolio, lavoro e ambiente”. Di seguito la nota integrale.
Le due giornate di Renzi in Basilicata si sono rivelate le visite più inutili che abbia fatto un Segretario di partito nella nostra Terra negli ultimi quarant’anni. E tanto sono state inutili che neanche la stampa ne ha parlato più di tanto.
La cronaca della giornata lucana di ieri ci riporta solo la triste retorica renziana del ‘diremo e faremo’. A criticare gli interventi di ieri, ci sembra quasi di sparare sulla Croce rossa. I ricercatori, la lentezza dei treni, temi trattati da Renzi in modo così superficiale che quasi ci chiediamo come abbia potuto fare il Presidente del Consiglio per così tanto tempo.
Renzi scappa dalla Lucania e fa bene. Ha paura dei cittadini che lo contestano e fa bene. Dice di voler parlare dei problemi degli ultimi e non dei gruppi dirigenti. Ma a intrattenerlo, come vassalli con il feudatario, c’era solo il ‘suo’ gruppo dirigente: due Presidenti di Regione e qualche ‘Paolini’ lucano che fa capolino nelle foto.
Non è mai stato il Presidente degli Italiani. E la visita di ieri lo conferma. Si rifugia in un luogo chiuso, il CNR e non fa altro che parlare del nulla, insieme a chi ha prodotto solo il nulla in vent’anni di Governo regionale. Renzi, De Filippo e Pittella rappresentano per l’Italia e la Basilicata il trittico del vuoto politico rappresentato da promesse non mantenute, da uomini del sistema.
E chi si aspettava delle prese di posizione sui grandi temi che coinvolgono la Basilicata è rimasto con un pugno di mosche: lavoro, ambiente, sanità. Il vuoto, appunto.
Cosa se ne dovrebbero fare i Lucani di qualcuno che non spende una parola sul disastro dell’Eni, sulla mancanza di lavoro, sullo spopolamento? Le visite di Renzi sono state un grande flop pubblicitario.
Anche tutti i dirigenti di partito locali e gli amministratori intervenuti che pensavano di trarre, dai consueti ‘selfie’, una qualche dignità politica, magari il primo spot per la prossima campagna elettorale, hanno preso una cantonata. Sono sembrati ai più degli adolescenti pronti a spintonarsi per una foto.
Un quadro che se non fosse stato patetico sarebbe sembrato ridicolo