Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale: “Sviluppo Basilicata: dopo le dimissioni di Maruggi quale sarà il suo futuro?” Di seguito la nota integrale.
Le recenti dimissioni di Giampiero Maruggi da Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata S.p.a. hanno indotto una serie di riflessioni sulla conduzione e sul bilancio della Società negli ultimi due anni.
Abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale in cui chiediamo a che punto è il progetto di conversione di Sviluppo Basilicata da ‘soggetto in-house, gestore dei bandi della Regione Basilicata’ a ‘banca regionale’ e che posizione si intende assumere a fronte delle dimissioni dell’Amministratore Unico, Giampiero Maruggi.
Dal 2010 Sviluppo Basilicata è un organismo in-house alla Regione Basilicata, unico azionista, e opera quale società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della competitività del territorio regionale, nell’ambito della programmazione economica della Regione Basilicata.
A Luglio 2015, la designazione di Maruggi, quale Amministratore Unico della società, proveniente, neanche a dirlo, dal mondo bancario, avveniva in concomitanza con “l’inizio di una nuova fase per Sviluppo Basilicata in quanto sarebbe stata rifondata la mission della società alla luce della nuova normativa in materia di intermediazione creditizia”, come dichiarato dal Presidente Pittella.
In sostanza, il Presidente della Regione annunciava quello che poi avrebbe confermato in occasione della discussione della finanziaria 2016, in cui il rilancio strategico di Sviluppo Basilicata, come banca pubblica regionale, era uno dei 5 asset principali.
“…Sviluppo Basilicata non può essere solo, come lo è stato fino ad ora, il soggetto in house che gestisce i bandi della regione Basilicata su commessa, ma un vero e proprio intermediario finanziario. Entro il 12 febbraio 2016 dobbiamo determinare la prima tranche di capitalizzazione e lo facciamo attraverso una straordinaria iniziativa sul bilancio che vede un deposito di 5 milioni di euro. Determinare una banca regionale significa accendere una grande luce sul mondo dell’impresa…” Queste le parole di Pittella in quell’occasione.
Già allora esprimemmo le nostre perplessità, ben spiegando che decisioni di questa portata devono essere supportate da ricerche di mercato e piani industriali e non improvvisate con la solita superficialità che è riuscita a portare solo disastri economici negli ultimi anni. Perplessità cui ha dato voce anche la Corte dei Conti che nell’udienza pubblica in occasione della mancata parifica del Rendiconto 2015, mise in guardia il Presidente Pittella, anch’egli presente, e gli sconsigliò l’operazione.
Ed infatti, ci ritroviamo, a distanza di un anno, non solo a non saperne più nulla del fantomatico progetto di ‘banca pubblica’ ma anche a prendere atto delle dimissioni dell’Amministratore Unico che avrebbe dovuto traghettare la Società verso la nuova mission e che, sempre come dichiarato da Pittella, era “uno dei pochi professionisti nel nostro territorio in possesso di tutti i titoli per poter ricoprire il delicato ruolo”.
Che ne sarà di Sviluppo Basilicata? Sarebbe il caso che i Lucani fossero messi al corrente dei ‘progetti’ di Pittella, soprattutto considerando che tale soggetto gestisce soldi pubblici. E anche molti!
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale