Gianni Rosa, esponente regionale di Fratelli d’Italia, commenta l’elezione del nuovo segretario nazionale del PD Matteo Renzi e i nuovi scenari che si aprono per diversi politici del PD lucano, pronti a salire sul carro del vincitore. Di seguito la nota integrale.
Come sempre accade, salire sul carro del vincitore è la cosa più semplice per alcune categorie di politici. Prendi alcuni, diversi, esponenti del Pd lucano.
Come per magia si sono riscoperti renziani, ergo rottamatori del vecchio sistema in cui hanno sguazzato fino a poche ore prima del risultato delle primarie. Eppure solo un anno fa, alle primarie politiche del centrosinistra la Basilicata renziana stentava ad emergere. Il 71,74% votò Bersani, mentre il sindaco di Firenze raggiunse il 28,26%. Segno evidente che la rossa classe politica lucana non gradiva la linea scelta dal rottamatore toscano. Ma si sa tutto scorre e dunque anche valori e idee politiche. Questi ultimi, alcuni esponenti del Pd lucano, li modulano alla bisogna seguendo sempre il vento della vittoria. E oggi, visto che il vento spira nella direzione di Matteo Renzi anche i più conservatori democratici lucani sono costretti a strizzare l’occhio al nuovo segretario del Pd. Si grida al rinnovamento, al cambiamento.
Poi però basta vedere chi in Basilicata ha indossato i panni del rottamatore, ovvero chi da oltre vent’anni è saldamente incardinato nel Sistema e che però oggi, con faccia tosta e supponenza, racconta la favola del rinnovamento democratico. Il cambiamento si fa sui fatti, quello dei renziani lucani dell’ultim’ora si annuncia, ancora una volta, solo sulle chiacchiere. Vent’anni di governo rosso in Basilicata non sono trascorsi invano: ci hanno infatti insegnato quanta inconsistenza siano capaci di mettere in campo i rappresentanti locali dell’odierno Pd.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia