Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia: “Il lavoro al centro del programma di Fratelli d’Italia per il prossimo Governo regionale. L’assistenzialismo e i numeri al lotto li lasciamo agli altri”. Di seguito la nota integrale.
Noi di Fratelli d’Italia porteremo sul tavolo del Governo regionale di centrodestra un piano completo di incentivi alle imprese e un programma di investimenti infrastrutturali per sopperire alla mancanza di collegamenti adeguati, anche e soprattutto nelle zone interne della Regione.
Daremo attuazione all’art. 1 della Costituzione ‘l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro’. È questo è un principio che i governi regionali di centrosinistra hanno dimenticato preferendo perseguire la strada dell’assistenzialismo. E continuano a dimenticarlo: la proroga del reddito d’inserimento dimostra che usare forme di elemosina non crea lavoro; altrimenti non ci sarebbe stato motivo delle continue proroghe: i beneficiari dopo tre anni avrebbero dovuto essere, appunto inseriti nel mondo del lavoro. Ma è ovvio che così non è stato. Abbiamo speso 17 milioni di euro ma l’Assessore Cifarelli si è ben guardato dal dire quanti sono stati i beneficiari che, grazie al provvedimento, hanno trovato lavoro vero e quanti posti di lavoro sono stati creati. La stessa fine farà il reddito di cittadinanza: un provvedimento che continuerà ad umiliare i cittadini.
Del resto, i posti di lavoro non possono crearsi dando una ‘mancetta’ ma investendo nelle imprese. Solo aiutando le imprese a nascere, crescere e consolidarsi, si creano posti di lavoro. Non è difficile da capire ma pare che tra il Pd e i 5stelle si preferisca scegliere la via dell’assistenzialismo, che rende ‘schiavi’ i cittadini.
Le due forze politiche che fanno finta di contrapporsi si rivelano ogni giorno di più identiche sia nelle proposte di sottosviluppo che nel modus operandi. Non ci sfugge che come nelle migliori tradizioni del centrosinistra, che sotto elezioni fanno riempire le buche e promettono lavori, anche i 5stelle hanno intrapreso questa buona pratica. L’annuncio dei 50 milioni per la Matera – Ferrandina non ci meraviglia. Ci meraviglia, invece, che i grillini si vantino di investire soldi per l’adeguamento sismico delle strutture esistenti della tratta che non sono lavori aggiuntivi, un ‘di più’, ma un obbligo minimo di sicurezza.
Quello che alla Basilicata serve è un piano infrastrutturale serio che prima di tutto colleghi la Regione al suo interno, rendendo facili i collegamenti con i territori che oggi sono difficilmente raggiungibili e che gioverebbe, non solo alla qualità della vita ed alle nostre piccole imprese, ma anche alla possibilità di dare accesso ai servizi essenziali a tutti i Lucani.