Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia: “Quando se ne andranno a casa? Da sempre insieme, ora che si è ristretta la tavola alla quale abbuffarsi, fanno finta di litigare. Pd e LeU, due facce della stessa medaglia”.
Un noto politico e statista della storia, nonché Primo ministro britannico di nome Winston Churchill disse: “Cambiare non significa migliorare ma per migliorare bisogna cambiare”. Ecco appunto. Una democrazia si può definire sana soltanto se c’è una vera alternanza democratica alla guida delle Istituzioni e a rappresentare i cittadini. Ebbene, questa cosa pare proprio non interessare al club del Pd, oggi, smembrato in Pd-Pd e in ex Pd-LeU.
Come a dire alla faccia vostra e di quella dei cittadini lucani noi siamo sempre qua! Questi signori ormai sono schiavi della poltrona, del potere e della pecunia. Il cosiddetto fattore P.
È gente che governa la Basilicata da tanti anni o forse da sempre e non riesce proprio a fare a meno di inseguire la seggiola ogni volta, come se non avessero già fatto abbastanza per la Basilicata avendola ridotta a Regione tra le più povere d’Italia e una delle Regioni d’Europa tra le più sottosviluppate (ex Obiettivo 1).
Non ci sorprendono, quindi, le candidature dei vari Bubbico, De Filippo e Pittella che hanno Governato questo territorio in maniera scellerata e senza pudore, anche se oggi fanno finta di darsela di santa ragione. Tutti e tre sono tra i peggiori Governatori della storia d’Italia. L’hanno governata insieme, l’hanno distrutta insieme.
E che dire di Gianni Pittella che fa politica dal 1979, con scarsi risultati per i Lucani, e ancora non accenna minimamente a farsi da parte e lasciare il campo?
Ma si sa, quando la tavola è imbandita è difficile non continuare a mangiare avidamente. Noi crediamo invece che il tempo di farsi da parte per questi signori sia arrivato. Forse troppo tardi e con la dote di tante macerie sociali ed economiche per questa terra sempre più abbandonata a se stessa e terreno di mera “spartonza” politica sulle spalle dei lucani onesti.
E poi il paracadutato Viceconte che con il salto della quaglia da destra è passato a sinistra in un battibaleno.
Per non parlare dei vari Antezza, Margiotta, Folino, Speranza che si propongono ogni volta come il “nuovo” del vecchio sistema, ma fanno politica da sempre, fino all’altro ieri insieme, e oggi si danno battaglia solo perché, diciamolo chiaramente, non avrebbero avuto neanche una chance se si fossero candidati tutti per il Pd. Segno questo che la pacchia è finita.
Si sono abbuffati sulle spalle dei Lucani e ora si ammazzano per spartirsi le briciole. Il tempo è scaduto per loro e facciamogli un favore: mandiamoli a casa senza perdere altro tempo prezioso e cominciamo davvero a dare voce ad un’altra Basilicata.
Quella che non cede ai ricatti elettorali, alle raccomandazioni, al voto di scambio, ai favoritismi politici, al becero assistenzialismo fine a se stesso che mortifica le persone e le rende schiave del consenso. E per tutta quella gente che ogni giorno si oppone a questa barbarie noi ci saremo per costruire e dare voce alla Basilicata che vuole spezzare questo incubo. Liberiamo la Basilicata!ù