La Basilicata ha bisogno di azioni concrete. E ne ha bisogno ancor più oggi che i lucani hanno l’opportunità di scegliere di mandare a casa chi per 20 anni ha governato a suo uso e consumo questa terra. Per questo da diversi mesi Fratelli d’Italia ha intrapreso un percorso che, dalla condivisione di idee e valori è passato ai programmi e dunque ai fatti. A fronte tanto impegno guardandoci attorno dobbiamo constatare che c’è chi è fermo alle dichiarazioni, e chi invece nostalgico per capire cosa fare per la Basilicata ha bisogno di convocare gli Stati generali. In questo scenario si fatica non poco a confrontarsi con chi è fermo alla politica delle belle parole. Ignorando del tutto che la politica, oggi, deve partire dai fatti. Le questioni da risolvere, per evitare che la Basilicata soccomba definitivamente sono altre rispetto a quel che immagina chi della politica ha fatto un mestiere. Tavoli e belle parole hanno fatto il loro tempo, oggi si scontrano con la realtà dei lucani: la mancanza di lavoro, l’inquinamento, la mancanza di opportunità per i giovani, l’impossibilità di fare impresa. Problemi reali con i quali i lucani si scontrano ogni giorno. Eppure qualcuno di fronte a questo quadro desolante pensa ancora di fare tattica o di essere nostalgico. Di tatticismi e nostalgia si muore. La politica delle dichiarazioni ampollose deve lasciare spazio ai fatti e ai risultati. A queste condizioni, chi è disponibile? Chi è disposto a riconoscere il lavoro fatto fino ad oggi, a condividerlo senza ipocrisie e falsità? Sono mesi che qualcuno lavora alle idee e al programma; adesso è il momento di passare ai fatti. La soluzione ai mali dei lucani è dietro l’angolo. Bisogna però volerla. Le alternative si costruiscono nel tempo con azioni politiche chiare e inattaccabili; le alleanze si creano anche sulla capacità di colloquiare senza primazie e con la consapevolezza che la discontinuità è necessaria per salvare questa nostra terra. Tutto il resto sono e restano solo belle parole utili ai giornali o per far apparire quello che non c’è. Vecchi sistemi e vecchie logiche devono cessare. Questa è l’unica strada che si può perseguire insieme. In caso contrario ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia