“L’ operazione antiterrorismo che ha interessato anche la provincia di Matera testimonia che il rischio del terrorismo islamico non appartiene solo al “resto del Paese” e quindi, come erroneamente è stato sinora ritenuto, è lontano dal nostro territorio. Senza per questo fare allarmismo, si richiede una vigilanza più forte sul fenomeno”. E’ il commento del segretario regionale di Italia dei Valori Angelo Rosella che aggiunge: “per contrastare efficacemente quanti puntano a spazzare via i preziosi valori democratici della nostra società ci sono tre armi principali: l’intelligence, che scrupolosamente raccoglie dati dei servizi segreti, la resistenza dei cittadini, che non si fanno intimidire, il solido impegno a proteggere oggetti di valore dagli odiosi i terroristi. E’ stato il Ministro agli Interni Minniti a parlare della necessità di accelerare i rimpatri e fare un patto con la Comunità islamica affinché ci sia una conoscenza pubblica dell’operato degli Imam, proposte che devono interessare anche le nostre comunità perché l’accoglienza di immigrati, particolarmente consistente per flussi di profughi, non sia scambiata per abbassamento dell’attenzione sul fenomeno. Il quadro fornito dal governo italiano circa la minaccia terroristica, il ritorno dei foreign fighters dai fronti bellici del Medio Oriente e la radicalizzazione islamica in Italia mostra i limiti già riscontrati in tutte le analisi e i rapporti stilati in Europa su questo temae sottolinea la necessità di contrastare la radicalizzazione nelle carceri e sul web. Il rapporto del Ministero degli Interni evidenzia come Roma combatta il terrorismo ma non sembra occuparsi dell’estremismo che lo genera, molto diffuso anche in Italia pur senza assumere forme palesemente eversive.Se la minaccia si è decuplicata in un paio d’anni per esser tranquilli non basta apprendere che 133 estremisti sono stati espulsi dall’Italia e che i “nostri” foreign fighters sono solo un centinaio sui 25 mila stimati provenienti da tutto il mondo di cui oltre 5 mila europei”.
Per Rosella “l’errore politico maggiore di cui abbiamo già pagato conseguenze fortissime nelle elezioni del 4 marzo è quello di lasciare ogni iniziativa a Matteo Salvini, come se il problema della sicurezza del nostro Paese e dei cittadini sia solo ed esclusivamente uno dei temi della propaganda della Lega. Bisogna vincere il tabù che ha segnato l’azione delle altre forze politiche. Solo adesso, dopo che a Torino è stato arrestato un militante dell’Isis e a Foggia è stato arrestato un professore che insegnava a nostri ragazzi a odiare gli infedeli e a tagliare loro le teste, il Ministro dell’Interno Minniti ha dovuto dire, a denti stretti, che ‘la minaccia dell’Isis non è mai stata così forte in Italia, un qualcosa che non ha eguali in Occidente’.
Mar 30