Salandra, Russo e Saponara (Azione): “Servono risposte per la salute e il futuro della comunità”. Di seguito la nota integrale.
“A distanza di 3 mesi, ormai, dal pensionamento del dottor Antonio Dinnella i cittadini di Salandra sono ancora in attesa di notizie circa l’arrivo o meno di un nuovo medico di base. Parliamo di circa 1000 utenti che non solo sono rimasti senza un medico che li segua nella cura e nella prevenzione, ma non hanno neanche un punto di riferimento certo. Se non fosse per il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) e per la dottoressa Annamaria Uricchio, che non si risparmia nella garanzia del servizio medico a tutta la comunità, potremmo parlare di una vera e propria emergenza sanitaria. La desertificazione dei servizi sanitari, che già da tempo vede il distretto sanitario di Salandra non usufruire più in maniera importante dei servizi di medicina specialistica, rischia di impoverire ancora di più una comunità che già soffre, fortemente, il fenomeno dello spopolamento e il progressivo taglio di servizi essenziali. Occorre, pertanto, dare risposte certe e in tempi brevi ai cittadini: in primis, sulla garanzia della permanenza nel servizio di guardia medica. Pur consapevoli delle difficoltà nel reclutamento di sanitari, è necessario che la ASM proceda con immediatezza alla copertura dei posti vacanti. Seguiamo con attenzione il lavoro della Quarta Commissione Regionale presieduta dal consigliere Nicola Morea e quello dell’Assessorato alla Salute rispetto al delicato processo di riordino della sanità lucana, tuttavia riteniamo importante fare presto nel tradurre gli obiettivi del DM 77 in soluzioni certe, anche attraverso le risorse derivante dal Pnrr. Per i cittadini di Salandra e delle aree interne è sicuramente importante avere ospedali efficaci ed efficienti nella cura, ma lo è anche di più vedere realizzata l’integrazione socio-sanitaria tra ASL, comuni e servizi socio-sanitari che si traduce in meno ospedale e più territorio. Ci chiediamo che ruolo intenda assumere il Comune, inteso come ente più prossimo alla comunità e alla cittadinanza, rispetto alla riorganizzazione del sistema sanitario che prevede un forte investimento nel potenziamento della rete infrastrutturale tecnologica e logistica.”
Lo dichiarano Teresa Russo e Nicola Saponara, dirigenti di Azione Salandra.