“Sacco” urbanistico a Matera, ex sindaco Raffaello De Ruggieri in una nota “smorza il comprensibile nervosismo polemico di Giovanni Scarola”. Di seguito la nota integrale.
Di recente abbiamo scoperto di avere in casa un campione di sci, il quale per rafforzare la sua esuberanza fisica si ciba quotidianamente di “mattonelle” di puro laterizio. Recuperata l’energia mattutina si reca in cima alla montagna di cemento in Piazza Michele Bianco a Matera e lì inizia la discesa vincente dai suoi dodici piani.
Giovanni Scarola, infatti, è divenuto talmente esperto nell’arte di “scia-re” da conquistare montagne di calcestruzzo e di mattoni forati. Bravissimo sugli sci, è divenuto campione di slalom, ma la tortuosità dei percorsi agonistici lo ha talmente assorbito da fargli perdere la memoria di fatti e di episodi.
Il nostro brillante sciatore, infatti, con disinvoltura ha dimenticato che il governo comunale del 2015, di cui lui faceva parte come assessore, adottò in Consiglio comunale la variante urbanistica con cui si autorizzava, di fatto, l’intervento del piano integrato di edilizia pubblica in contrada Granulari (via Mattei). Contro questa delibera di adozione non vi furono né osservazioni né ricorsi; di qui la conseguente successiva lineare approvazione del subentrante Consiglio comunale. È una contraddizione, quindi, contestare la legittimità di un piano da parte di colui che ne è stato l’iniziatore!
Il percorso zig-zagante del nostro campione di sci investe anche la licenza in deroga relativa alla riqualificazione dell’edificio dell’ex Banca d’Italia. Tale atto autorizzativo venne approvato dal Consiglio comunale dopo l’acquisizione di tutti i necessari pareri favorevoli. Di qui la legittimità dell’atto, peraltro accettata dallo stesso Scarola.
Purtroppo i tempi delle procedure e della politica non consentirono di aprire al pubblico nel 2019 lo storico palazzo, destinato a divenire un centro culturale strategico per la città. Infatti l’ambizioso progetto prevedeva la creazione di un’area attrezzata per mostre internazionali d’arte (la prima doveva essere destinata agli impressionisti francesi) ed una sala conferenze con oltre 400 posti a sedere. Per le segnalate pause amministrative e politiche il progetto non ha potuto godere dei vantaggi dell’anno 2019 ed è rimasto bloccato dai tempi morti della pandemia da covid.
Nella mia vita di materano sono sempre stato costruttore di futuro, non certo di palazzi e di corpose sopraelevazioni. Per cui l’epiteto di “sopraelevatore”, per competenza, va rispedito al mittente.
Nel caso dell’ex Banca d’Italia, l’intervento, legittimato dalla delibera del Consiglio comunale, ha previsto una nuova area destinata ad ospitare la sala convegni ed ha semplicemente armonizzato una preesistente serie di scomposti volumi di servizio via via innalzati sul tetto dell’edificio.
Detto questo, non consento che si possa calunniare la attività di un circolo cittadino come “La Scaletta”, che, con continuità e dignità, dal 7 aprile 1959, opera con puro spirito di volontariato. Ad oggi il Circolo non è una palude senile, perché carico delle tensioni, delle visioni e delle azioni dei suoi oltre 80 soci, la cui competenza, a servizio della comunità, non può evaporare per la gratuita censura di qualcuno.
La denuncia di essere abusivi occupatori di un bene comunale è, tra l’altro, frutto di un chiaro annebbiamento della memoria, avendo l’ing. Giovanni Scarola dimenticato che i soci del circolo La Scaletta, generosamente e liberamente, nel 1984 donarono al Comune di Matera il Palazzo Bronzini di Via Sette Dolori n.10, oggi del valore di circa due milioni di euro, riservando per le proprie attività il possesso di parte degli ambienti del piano terreno. Di qui il beneficio di godere, per contratto, della gratuità di tali locali.
Per il resto, quando lo “sciatore” di Matera dimostrerà di aver operato un identico robusto atto di civica generosità nei confronti del Comune, allora potremmo riprendere la dialettica di un confronto che oggi appare inutile per la debolezza contrattuale dell’aggressivo campione di “sci…(a)”.