Il Sindaco Cariello e la sua giunta non amministrano più la città di Scanzano Jonico. A seguito delle dimissioni da Consiglieri Comunali della città di Scanzano Jonico questa mattina nella sala Fenice in Viale degli Artigiani SNC a Scanzano Jonico i consiglieri comunali di SiAmo Scanzano, Patto Civico per Scanzano e Impegno in Comune hanno promosso una conferenza stampa per chiarire quanto accaduto. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dai consiglieri dimissionari.
Dichiarazioni di Giusy Altieri, Donato D’Amico e Stefania Zuccarella di Gruppo Impegno in Comune: “Non è ammissibile approvare in consiglio comunale documenti senza averli discussi, a scatola chiusa. E’ lecito pensare che questo metodo fosse adottato anche nei confronti della giunta. Nessuna velleità da parte mia nel voler ricoprire il ruolo di assessore, ribadisco, mai chiesto, piuttosto ho sbattuto i pugni affinché Valicenti ricoprisse il ruolo di vicesindaco. Si viveva in un clima politico patriarcale e di favoritismi. Nessun essere umano dotato di coscienza avrebbe proseguito” queste le dichiarazioni di Stefania Zuccarella, già capogruppo di Impegno in Comune.
“Lui ci ha esclusi da subito, non ha mai aperto la strada del dialogo con noi, nonostante facessimo parte della maggioranza. Un concetto deve essere chiaro a tutti, mente sapendo di mentire quando dice che dietro di noi c’era qualcuno intento nel manovrarci. Gli atti amministrativi devono essere analizzati con cura nell’interesse della città, non si può essere approssimativi quando si ha a che fare con i soldi dei cittadini. Nel momento in cui abbiamo cercato un dialogo con Cariello lui ha pensato bene di rivolgersi alla minoranza; il suo intento era quello di barattare il mio ruolo di Presidente del Consiglio e quello di un assessore per chi lo avesse sostenuto. Il suo tentativo è fallito, distruggendo la sua maggioranza e consegnando così la città al commissariamento. L’unico responsabile di quanto accaduto è Pasquale Cariello per la sua incapacità ad amministrare una comunità e non riuscendo a tenere insieme la sua maggioranza conclude Giusy Altieri con Donato D’Amico.
Dichiarazioni di Maria Dattoli e Fabio Massimo Sgarrino per Patto Civico per Scanzano: “Abbiamo ascoltato solo bugie da Cariello. Noi non eravamo disposti a fare da stampella a nessuno, nella realtà dei fatti avevamo detto, in più interviste, di voler aprire un tavolo di dialogo con tutti e 12 i consiglieri nel bene della città, lui ha rifiutato. Sfatiamo anche questa diceria sui 7 consiglieri che si sarebbero messi insieme per mandarlo a casa, in realtà siamo 7 menti pensanti appartenenti a 3 gruppi consiliari diversi. In realtà abbiamo riscontrato solo una sorta di stallo amministrativo dovuto alla sua incompetenza. Scanzano Jonico merita l’equilibrio giusto per poter andare avanti, abbiamo subito offese sia a livello personale che politico. Ecco perchè abbiamo deciso di dimetterci. Un vero leader agisce in maniera diversa, il consiglio che ci sentiamo di dare a Cariello è quello di crescere. Voleva attribuirci la colpa del commissariamento che, in realtà, ha voluto solo lui”.
Dichiarazioni di Felicetta Salerno per Siamo Scanzano: “Abbiamo firmato un manifesto contro l’incompetenza, l’ inadempienza, le menzogne, l’ ingiustizia e la politica complottista di Cariello, incapace perfino di relazionare il bilancio o quando parla di scuola, perchè per lui o c’è o non c’è è poco importante. Lui avrebbe voluto una comunità priva di cultura, perchè laddove l’individuo riesce a pensare diventa un ostacolo. Per lui i ragazzi devono essere esattamente incompetenti come lui. Aveva detto di voler valorizzare i professionisti presenti sul nostro territorio, invece gli incarichi lavorativi sono andati in tutt’altra direzione. ”
Dichiarazioni di Claudio Scarnato (Siamo Scanzano): “Cariello ha dichiarato di essere il politico dei record, sì, infatti non so se lo sa che resterà alla storia come il sindaco che ha amministrato meno tra tutti i Sindaci della nostra città. Scanzano ha bisogno di un sindaco stabile e lungimirante. A lui gli sarebbe piaciuto arrivare alle elezioni regionali da Sindaco per poi barattare le sorti della sua città per affari suoi personali, gli abbiamo smontato il giocattolo politico. Non può far ricadere su di noi le colpe del commissariato quando, invece, avrebbe dovuto fare un mea culpa circa le sue incompetenze amministrative”.