I Consiglieri di Centrosinistra Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca in una nota chiedono interventi urgenti per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini di Contrada “Botte”
In queste ore,i cittadini di contrada Botte stanno segnalando numerosi disagi a causa dell’attivazione dell’impianto di telefonia situato nella contrada.
La famosa “Antenna di Botte” sta provocando rumori molesti a causa di generatori che sono stati accesi dalla società installatrice per generare corrente elettrica, dal momento che non vi è ancora l’allaccio alla rete. Per questo motivo, segnaliamo l’impellente necessità di tutelare la qualità della vita dei cittadini residenti (cercando di convincere il gestore a delocalizzare in altra sede prioritariamente) e, nel frattempo,di monitorare costantemente il funzionamento dell’antenna. A distanza di tempo dalle nostre segnalazioni delle significative criticità all’amministrazione Guarente, registriamo il fatto che l’antenna è stata messa in funzione provocando prevedibili e seri disagi ai cittadini. Di contro, segnaliamo che latitano le azioni di verifica e le attività di monitoraggio promesse. Non c’è traccia, inoltre, di alcuna novità o informazione in merito alle (eventuali) misure definite dall’amministrazione insieme alla ditta installatrice dell’impianto al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini residenti. In ultimo, tutto tace anche in merito alla paventata ipotesi di delocalizzazione dell’impianto. Non si può pensare di amministrare in questo modo, i cittadini di contrada “Botte” meritano risposte e rassicurazioni immediate. La vuota propaganda degli annunci, lasci finalmente spazio alle azioni concrete: l’amministrazione renda noto al Consiglio Comunale e ai cittadini se sono state messe effettivamente in campo le azioni di opportuna verifica del funzionamento dell’impianto. Si diano risposte immediate anche rispetto al tema della delocalizzazione: è possibile conoscere quali impegni concreti avrebbe assunto la ditta appaltatrice dell’impianto nei confronti dell’amministrazione comunale?
E ancora: quali sono le misure che la società installatrice avrebbe preso per garantire la tutela della salute dei cittadini residenti?
Ora è il tempo della chiarezza, basta propaganda.