Rispetto alla decisione della Regione Basilicata di assegnare 40 milioni di euro al Comune di Potenz il Segretario cittadino Alfonso Nardella e i Consiglieri Comunali Stefania Polese, Giuliano Velluzi, Michele Lioi, Manuela Ferrara, Elena Aristide e gli Assessori Comunali Gianmarco Blasi e Stefania D’Ottavio contestano le scelte assunte durante la votazione del provvedimento da parte dei consiglieri regionali Zullino, Aliandro e Vizziello. Di seguito la nota integrale.
Dichiarazione della Segreteria Cittadina della Lega del Comune di Potenza, in merito al provvedimento regionale che trasferisce risorse finanziarie al Capoluogo di Regione. “Zullino si dimetta da Vice-segretario”.
“Questa dichiarazione, trova la sua origine nella nostra iscrizione alla Lega di Basilicata, partito nel quale siamo stati eletti e nel quale militiamo, assieme al Sindaco della Città.
E’ paradossale riscontrare che tre Consiglieri Regionali della Lega: Zullino, Aliandro e Vizziello abbiano trovato il modo di non votare a favore del provvedimento con il quale il massimo Ente Territoriale ha inteso finanziare il Bilancio del Comune di Potenza, così da favorire il ripristino dell’ordinaria amministrazione dell’Ente.
Paradossale e inspiegabile per almeno due ragioni. La prima è l’oggettivo riscontro del rapporto che intercorre fra la città Capoluogo di Regione e il suo territorio. In termini di servizi offerti, di costruzione corretta e civile di relazioni di comunità e di comune identità.
Non esiste Lucania senza i suoi comuni, senza le storie delle donne e degli uomini che hanno costruito i valori che oggi ci consentono di definirci,
tutti insieme, lucani. Valori sui quali la Lega fonda la sua genesi culturale e politica. Appartenervi per gli iscritti, e ancor di più per i consiglieri regionali, è un dovere statutario e politico imprescindibile. Abdicare a questa relazione significa di fatto porsi fuori dalla logica di appartenenza al partito.
La seconda ragione è squisitamente politica. Non comprendere che l’amministrazione comunale di Potenza è l’unica, nell’Italia Meridionale fra i Capoluoghi di Regione, a guida leghista appare una contraddizione in termini. Il centro destra lucano amministra anche il massimo Ente Territoriale. Esiste, grande quanto una casa, una questione di
appartenenza, di fedeltà a comuni valori, ma anche di semplicissima maturità politica. Senza i voti alla Lega della Città di Potenza, senza la vittoria di Mario Guarente, il peso politico complessivo del centro destra lucano sarebbe stato molto, ma molto inferiore. Troviamo banale e di corto respiro interventi di puro campanile e di vero e proprio odio sociale nei confronti di Potenza e dei potentini. Sentire quest’odio nelle parole di colleghi di partito è davvero insopportabile. Per questa ragione chiediamo a gran voce le dimissioni del Consigliere Zullino, da vice segretario della Lega di Basilicata; in caso contrario, ci vedremo costretti ad autosospenderci dal Partito.
Da tempo, in Consiglio Regionale, il centro destra e la Lega faticano a tenere una posizione coerente con gli interessi della nostra coalizione. Non tocca a noi fare valutazioni politiche generali, ma è evidente che il problema vada risolto alla radice. Naturalmente, aldilà di questa che giudichiamo una legittima e necessaria critica, ci preme ringraziare il presidente Bardi e la sua Giunta, il Consiglio nella sua stragrande maggioranza, non politica, per l’attenzione fattiva dimostrata verso la nostra Città ed in particolare per una questione perniciosa che aveva i crismi della strutturalità, e che oggi speriamo possa avviarsi a una soluzione definitiva.
In ultimo, è necessaria una puntualizzazione tecnica su un sub emendamento presentato dal Consigliere Cifarelli che vincolerebbe le risorse assegnate al Comune di Potenza al vuoto normativo nazionale.
Tanto da arrivare ad immaginare che se vi fosse un finanziamento straordinario dello Stato i soldi della Regione dovrebbero essere restituiti. Questo sub emendamento è da valutare. In primis, perché una legge regionale non può vincolare in maniera subordinata il legislatore nazionale. Esiste una gerarchia costituzionale delle norme. Neppure
secondaria è la circostanza che è emersa dal dibattito in Consiglio regionale. Il contributo offerto si concentra sulla relazione stretta fra la Città Capoluogo di Regione e i servizi che vengono offerti alla comunità territoriale. Il finanziamento trova la sua genesi in questo contesto. Altra cosa è il dibattito parlamentare sulla Finanza Locale, sugli interventi di modifica dei flussi finanziari e sul riequilibrio complessivo dei Bilanci degli Enti Locali.