Matera 30 novembre 2012 – Sul riordino delle province il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo giudica “sorprendente la richiesta dell’Anci di andare avanti in fretta”.
“Mentre Regioni e Upi hanno portato al Senato il loro ‘no’, la rappresentanza dei Comuni ha scelto di perorare solo la causa delle città metropolitane dimenticando la diversità di posizione di molti sindaci”
“La giornata di ieri è stata decisamente importante per le sorti delle Province, tra l’emendamento proposto dai senatori lucani e l’audizione delle rappresentanze degli Enti locali in Commissione affari Costituzionali dello stesso Senato. Ma in questo non posso non sottolineare come alla netta scelta della Conferenza delle Regioni di esprimere la propria contrarietà abbia corrisposto una sorprendente posizioni dell’Anci che con il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha chiesto ‘di procedere con urgenza all’approvazione del decreto’ dimenticandosi i tanti nodi irrisolti che il provvedimento lascia, con problemi non solo per le Province, ma anche per le città”.
E’ la riflessione del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, all’indomani delle audizioni delle autonomie locali al Senato. “I senatori lucani, supportati anche da altri colleghi, hanno formulato un emendamento che nell’andare a superare il problema per Matera ha messo in campo una meccanismo ben definito e logico, in cui è possibile che altri provino a inserirsi: restano almeno due Province nelle Regioni in cui almeno uno dei due parametri (demografico e geografico) individuati dalla norma lo consente. Con una posizione convergente le Regioni – ha spiegato De Filippo – hanno espresso in modo chiaro il loro ‘no’ al provvedimento, anche con la significativa scelta di farsi rappresentare dal Presidente della Regione Basilicata, che si troverebbe ad avere una sola Provincia e inserendo nella delegazione il presidente della Regione Umbria che si trova nella stessa condizione. Ugualmente l’Upi, con il presidente Antonio Saitta, ha ribadito come siano necessarie modifiche prima della conversione del decreto, e questa posizione è stata rafforzata da una folta delegazione, con i presidenti delle Province di Torino, Savona, Treviso, Padova e Fermo, ancora corroborata dalle audizioni dei rappresentanti delle Province di Frosinone, Latina, Lucca, Macerata, Rieti, Rovigo, Siena e Viterbo. L’Anci, di contro, ha mandato il coordinatore dei sindaci delle città Metropolitane e sindaco di Venezia, Orsoni, a perorare solo questa causa, ed affermare che ‘la mancata conversione del decreto sarebbe un gesto poco rispettoso del processo di revisione dell’ordinamento degli Enti locali in atto, che da tempo viene ormai invocato unanimemente, ravvisando una presunta unanimità su scelte che invece mi sembrano fortemente avversate, anche da molti sindaci. E fin da ora offro la mia disponibilità al delegato Anci per il Mezzogiorno e sindaco di Potenza Vito Santarsiero e ai rappresentanti dei piccoli comuni, più direttamente interessati alle sorti delle Province, a lavorare per far emergere questa diversità di posizioni”.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD: “Né schermaglie né giochi sulla pelle della Provincia di Matera”
Non sappiamo come interpretare il comunicato stampa del presidente della Regione De Filippo sull´audizione delle rappresentanze degli Enti locali ieri in Commissione affari Costituzionali del Senato sul DL relativo al riordino delle Province.
De Filippo evidenzia la presenza dell´UPI e quella di diversi Presidenti di province a rischio, che sono stati anche auditi, quasi a sottolineare l´assenza di quelli delle province di Potenza e di Matera, così come chiama in causa il sindaco di Potenza, responsabile del Mezzogiorno dell´ANCI, a fronte della posizione espressa in quella sede dall´Associazione dei Comuni, che avrebbe chiesto l´accelerazione dell´approvazione del decreto legge così com´è, che vedrebbe la cancellazione della provincia di Matera.
Se si trattasse di schermaglia politicistica sarebbe gravissimo perché si giocherebbe sulla pelle di una provincia a rischio di estinzione e si contraddirebbe lo spirito della paziente ricerca di unità delle istituzioni lucane, che già ha registrato troppe distrazioni, silenzi, quando non vere e proprie divaricazioni, e che, tuttavia, avevamo cercato di recuperare con la manifestazione dei Consigli Provinciali e comunali di Matera di domenica 11 novembre e col voto unanime del Consiglio Regionale del 13 novembre.
Se, invece, si trattasse della reale volontà di coordinare l’azione dele istituzioni lucane, non si capisce perché non lo si sia fatto in vista dell’audizione.
D´altronde, nella direzione di una concertazione unitaria va l´apprezzabile e condivisibile emendamento unitario dei senatori lucani che consente, in una regione dove vi fosse dopo il riordino una sola provincia, il mantenimento in vita di quelle Province che abbiano almeno uno dei due requisiti fissati dal Governo, che farebbe così salva la provincia di Matera (che possiede il requisito dimensionale).
La difesa della provincia di Matera non può essere occasione per tatticismi e furberie. E´ un banco di prova dell´unità regionale e della capacità della sua classe dirigente di salvaguardarla.
Chi si sottrae a questo impegno – con dichiarazioni equivoche, comportamenti reticenti, condotte omissive, acquiescenze sospette – si assume una gravissima responsabilità.
I rappresentanti delle istituzioni lucane si coordino sempre e comunque, senza recriminazioni e tatticismi, evitando anche solo l´apparenza di una divisione che potrebbe essere esiziale per l´integrità stessa della regione.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
Matera, 29 novembre 2012 – I senatori lucani insieme ad altri colleghi presenteranno un emendamento al Testo del Riordino delle Province per consentire, in una regione dove vi fosse dopo il riordino una sola provincia, il mantenimento in vita di quelle Province che abbiano almeno uno dei due requisiti fissati dalla delibera del Consiglio dei Ministri del 20 Dicembre 2008. In pratica nel caso della Basilicata la Provincia di Matera potrebbe essere preservata perché rispetta il parametro territoriale avendo 3.446 kmq di estensione rispetto alla soglia di 2.500 kmq fissata dal governo. I senatori Guido Viceconte, Filippo Bubbico, Cosimo Latronico, Maria Antezza, Carlo Chiurazzi, Egidio Digilio, Salvatore Mazzaracchio, Andrea Pastore ed altri che si aggiungeranno, ritengono che l’emendamento rispetti l’impianto del Decreto del Governo di Riordino e ponga un ragionevole problema di funzionalità del nuovo assetto di governance tenendo conto anche del limite di estensione territoriale delle nuove Province. Sarebbe difficile il funzionamento di una sola Provincia di circa 10.000 kmq di estensione come accadrebbe in Basilicata se non fosse corretto il Decreto. I senatori proponenti restano fiduciosi che il Governo ed il Parlamento sapranno apprezzare la fondatezza e l’equilibrio della proposta.
Matera Si Muove: Bene emendamento dei Senatori ma ne chiediamo un altro di salvaguardia che vieta la sovrapposizione di Capoluogo di Regione con quello di Provincia.
Il Comitato “Matera SI muove” apprezza l’unitarietà,seppur tardiva, dei Senatori Lucani per l’emendamento presentato dai nostri Parlamentari sul riordino delle provincie, nella speranza non sopita che il decreto a fine legislatura possa decadere;non nascondiamo,allo stesso tempo, le nostre preoccupazioni rispetto alla prossima nuova legislatura, quando si proseguirà inevitabilmente con politiche di tagli vista l’attuale situazione economica del paese.
Riteniamo opportuno che i nostri Parlamentari presentino un ulteriore revisione al testo sul riordino delle Provincie, un “emendamento di salvaguardia per Matera”, che vieti la sovrapposizione di capoluogo di regione con quello di provincia unica,nell’ipotesi in cui il primo emendamento presentato quest’oggi -che condividiamo- non ottenga il riscontro favorevole del Governo.
Comitato Referendario Matera SI muove
matera (PZ)
addio prov. di MT
Finalmente la provincia di Potenza potrà essere degna di questo nome. Matera ed il suo territorio con la loro storia, la loro cultura, la loro civiltà innalzeranno il livello del nulla e del pressapochismo imperante fin’ora (questo commento a cui rispondo ne è un’ulteriore testimonianza lampante) in questa provincia.
ehi pastore, 6 solo un codardo…noi nn saremo MAI in quella provincia..siete solo dei frustrati MATERA e basta voi siete solo dei montanari chiusi ed ottusi..
benissimo…..speriamo bene!
Direttore mi scusi, presentano o presenteranno? sa il modo di coniugare i verbi ha la sua valenza!
E mo si svegliano ? Perchè non lo hanno presentato quando è stata approvata la legge che fissava i criteri per le abolizione delle province ? Credo sia solo aria fritta, un pretesto per dire “ce l’abbiamo messa tutta”. E si, il problema è che Voi direte che ce l’avete messa tutta, ma forse noi materani l’abbiamo preso tutto…….
SOLO POTENZA, SE DOVESSE ESSERCI UNA SOLA PROVINCIA, SICURAMENTE SI CHIAMERA’ “PROVINCIA DI LUCANIA” O “DI BASILICATA”, MAI PRENDEREMO QUELLA SIGLA CHE SA TANTO DI “PuZza”…AL MASSIMO, SAREBBE SENSATO SIGLARLA “LN”, LUCANIA!
NON CI AVRETE MAI, MONTANARI DEL MENGA!
Per quanto concerne i politici, pensano di recuperare agli occhi dei materani…ma ormai VI ABBIAMO INQUADRATO, SPERPERATORI DI PUBBLICHE RISORSE!
SPERO VI RIDUCIATE A CHIEDERE L’ELEMOSINA, AFFAMATORI DEL POPOLO!
Solo quando sento quegli insulsi cognomi, divento IDROFOBO!
Forse sarebbe meglio diventare MATERA PROVINCIA DI ABU DABI. Secondo me, ne trarremo tutti dei benefici, visto che viviamo in un mondo globalizzato.
Sicuramente il ministro prenderà in grande considerazione un proposta con firme così autorevoli….ahahhaahahah
Ma andate a cagher!
e MATERA SI MUOVE vuole salire sul carro dei vincitori……RACCONTATECI ANCORA DI QUANDO VOLEVATE ANDARE IN PUGLIA!
I politici potentini hanno dato il permesso a quelli materani per questo emendamento tardivo e probabilmente inutile e non hanno dato invece il permesso per un emendamento che sarebbe stato più accettabile dal governo in cui si dice che nel caso di sovrapposizione di regione e provincia la stessa sarebbe dovuta andare all’altro comune, come nei casi di Basilicata Molise ed Umbria. Dobbiamo ringraziare i potentini per l’ennesimo contentino, ci fanno precipitare togliendoci il paracadute ma dandoci un ombrello, ancora grazie.
è tutto fumo inutile… bisogna CONTINUARE A PENSARE ALLA PUGLIA … in questa regione nn avremo mai nulla!!!
X MATERA PROVINCIA: Ma quale carro dei vincitori, ne riparleremo trà qualche settimana.
ok ok…..tra qualche settimana ne parliamo………in puglia andateci voi….
Tranquilli, il decreto che taglia le province decadrà e il magna manga continuerà, con somma felicità di certi parassiti. Barboni!
il problema dell’abolizione delle province non è di per se l’ente “provincia” ma tutti gli enti ad esso collegati, abolendo la provincia vanno via anche uffici importanti, le decisioni verranno prese altrove mettendo in primis il capoluogo e poi gli altri centri cm mt….ricordiamo la storia, quando mt era in passato prov di potenza conobbe il suo periodo peggiore che fini’ con il trasferimento della popolazione dai sassi fatiscenti….Poi il fatto che debba essere Potenza capoluogo è tutto un altro discorso, Potenza non ha mai rappresentato la regione di cui è capoluogo ed è una città che non ha un “vestito” da capoluogo, sembra un piccolo centro anonimo di montagna, è una città piena di difetti e contraddizioni che ambisce a diventare città metropolitana è questo basta per capire che mentalità patetica partorisce quella città…
considerando che potenza (68mila abitanti) praticamente non ha nulla (infrastrutture svaghi ecc) ed è una città che ha già raggiunto il suo apice negli anni passati e che oggi è in declino e dista da noi 100 km
e considerando che bari (350mila abitanti) praticamente ha tutto (infrastrutture svaghi ecc) è una città che deve ancora crescere e dista da noi 59 km con cui siamo molto meglio collegati (basta pensare alla 4 corsie bari-matera e alla linea fal bari-matera che dovrebbe essere migliorata)
LE PERSONE INTELLIGENTI CHE VOGLIONO IL BENE DI QUESTA CITTà SCEGLIEREBBERO BARI
tra l’altro in puglia ci sono centri che guardano verso matera non è detto che andando in puglia entreremmo nell aria metropolitana di bari…
se la prov di matera viene abolita tanto vale guardare alla puglia tanto comunque molto probabilmente il prossimo ente ad essere cancellato sarà proprio la regione basilicata e le altre regioni piccole…io penso questo , di potentini ne conosco e guarda caso sono loro stessi a voler scappare da pz, loro vogliono scappare e noi cosa dovremmo fare? unirci a loro….evitiamo!