“Non c’è nulla da rallegrarsi come fa il mio amico Mario Polese, con tanto di foto di festeggiamenti “postati” su facebook, per le “vittorie di Pirro” a Corleto Perticara e Moliterno. Soprattutto nei comprensori del petrolio – Val d’Agri e Sauro – c’è bisogno di una classe dirigente responsabile che attraverso i Municipi orienti le politiche da attuare sui territori perché ogni barile di petrolio estratto o da estrarre sia realmente occasione-opportunità di sviluppo-lavoro per i cittadini, non solo giovani ma anche over 50 espulsi dal mercato del lavoro, in quanto troppo “vecchi” per lavorare e troppo “giovani” per fare i pensionati, che risiedono in questi comuni. Ho sempre pensato che quelli che rovinano l’autentico spirito dello sport sono gli “ultras”. In politica gli “ultras” sono ancora peggio perché cavalcano il populismo demagogico e non aiutano a risolvere i problemi della gente in carne ed ossa, pensando o illudendosi di fare un buon servizio al Presidente della squadra. Polese dovrebbe sapere che quelle di Corleto e Moliterno, come a Sant’Arcangelo, sono “vittorie di Pirro” perché cambiare sindaco vincendo sul Pd-avversario si scaricherà direttamente sul “proprio” Presidente che sarà ancora di più caricato di responsabilità per dare risposte ai cittadini di quei territori, tenuto conto che i sindaci possono anche dire tanti “no” ma alla fine contano poco. Quelle risposte che sinora, nonostante la “rivoluzione” il suo Presidente non è stato ancora in grado di garantire. Gli “ultras”, specie nei tempi di allontanamento dei tifosi-elettori dai campi-seggi elettori, vanno banditi perché contribuiscono a creare sfiducia nella democrazia e disaffezione dalla “buona politica” sino a non distinguere tra un goal esaltante e un autogoal, proprio come quello di Polese. A meno che ci sia una regia di gioco ben precisa che punta solo ed esclusivamente a far vincere il campionato alla squadra del Presidente, eliminando con i metodi dell’antisportività tutte le altre squadre dalla competizione democratica ”.