Pietro Sanchirico, coordinatore Italia Unica per la Basilicata: “Non c’è bisogno di un giudice-assessore”. Di seguito la nota integrale.
Se per garantire trasparenza all’attività della Giunta Regionale si pensa di nominare assessore un giudice, di conseguenza alla sanità dovremmo pensare ad un medico, all’agricoltura un agricoltore vero…. Strana concezione questa della politica. Intanto il ricorso ad un giudice – che la storia della sua precedente esperienza al Dipartimento Formazione-Lavoro ci racconta come, con l’obiettivo di non sbagliare blindando ogni provvedimento per tenerlo fuori da ogni possibile-ipotetica illegalità, ha solo prodotto ritardi e lunghe sospensioni di azioni per la formazione-lavoro – è come ammettere che nell’attuale governo regionale assediato dalle vicende giudiziarie sul petrolio c’è bisogno di un magistrato che interloquisca con i suoi colleghi. E comunque ci sia bisogno di chi garantisca la trasparenza con l’ammissione che ce ne sia poca o insufficiente. Credo che ben altra sia la visione dell’apporto che deve venire dalla società civile, dalle professioni, dalle organizzazioni economiche, produttive e associative, portatori di valori. La competenza e la professionalità va sempre coniugata alla politica per non far abbassare alla politica bandiera bianca. La politica regionale è piuttosto chiamata ad un’operazione verità su un interrogativo: è realmente avvenuto l’allargamento della maggioranza di centrosinistra con la cooptazione di “area popolare”, come dice il sen. Viceconte, o è solo un “incidente di percorso istituzionale” come vorrebbe far credere Pittella? Due modi di interpretare il nuovo quadro politico regionale che forse, questo sì, richiede un supplemento di indagine (politica).