Alcuni aspetti legati all’attuale situazione sanitaria lucana e diversi particolari riferiti all’attività programmatoria corrente al centro della seduta della seconda Commissione consiliare di ieri pomeriggio. L’organismo, presieduto da Luca Braia (IV-Re), ha preso in esame i bilanci di esercizio 2021 dell’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP), dell’AOR San Carlo di Potenza, dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture e dell’Azienda Sanitaria di Matera (ASM). Non si è discusso soltanto di conti pubblici ma anche di Cup, codici di priorità, liste di attesa, carichi di lavoro, carenze di organico, screening dei lavoratori ex esposti ad amianto, telegestione, “così da dare – come ha sottolineato Braia in apertura di seduta – una lettura politica ad atti che, in termini di servizi, incidono in maniera importante sulla società lucana. Una lettura che spero possa fornire una risposta sul dato che in Basilicata a fronte di una spesa importante non si riesce ad elevare quantità e qualità delle prestazioni sanitarie”.
I lavori sono stati aperti dall’audizione del direttore generale f.f. dell’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP), Luigi D’Angola, sul bilancio di esercizio 2021 dell’Azienda. D’Angola ha fornito ai consiglieri informazioni in merito ad alcune osservazioni formulate sull’atto contabile e, in particolare, sulle manutenzioni degli immobili eccedenti il limite di spesa; sulle attività di manutenzione tese a garantire il buon funzionamento, la conservazione delle funzioni dei beni e degli impianti consistenti in veri e propri interventi operativi tecnico-specialistici; sui costi della spesa farmaceutica che risultano eccedenti i tetti di spesa definiti dalla normativa nazionale. A tal proposito D’Angola ha spiegato che aumentano ogni mese i consumi dei nuovi anticoagulanti, utilizzati principalmente nella fibrillazione atriale non valvolare, i nuovi antidiabetici per il diabete di tipo 2 e i nuovi antiipertesinsivi combinati. Rispetto alle osservazioni formulate sugli accantonamenti per interessi di mora, D’Angola ha precisato che “Si conferma la mancata sussistenza di criticità finanziarie aziendali, stante fra l’altro il mancato ricorso ad anticipazioni di tesoreria e il valore negativo dell’indicatore di tempestività dei pagamenti nell’esercizio pari a -14,96 e in tutti i trimestri dell’anno 2021, che evidenziano la capacità aziendale di procedere al pagamento delle forniture prima della scadenza prevista dalla normativa vigente, pari a 60 gg dalla data di recezione delle fatture elettroniche sullo SDI”.
Successivamente è stata audita il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Matera (ASM), Sabrina Pulvirenti, la quale ha evidenziato l’iter di approvazione della delibera riguardante il bilancio di esercizio 2021 che – ha fatto notare – “è stata approvata con verbale del collegio sindacale dell’azienda. Rispetto al quesito perché abbiamo chiuso il bilancio di esercizio 2021 in disavanzo – ha affermato la Pulvirenti – ricordo, ancora una volta, che Regione Basilicata ha rivisto le assegnazioni dei Fondi regionali, da cui si può dedurre il disavanzo dell’Azienda. E voglio anche ricordare, nuovamente, che a fronte di una modifica di riparto c’è la possibilità di coprire il disavanzo”. L’altra voce del bilancio osservata è quella dell’indice di tempestività dei pagamenti. A tal proposito la Pulvirenti ha fatto presente che vi era un oggettivo ritardo, ritardo recuperato in seguito ad una rivisitazione della tempistica. Per quanto riguarda il recupero delle liste di attesa il Direttore Generale ha fatto notare che nel mese di gennaio 2022 era stato prodotto un piano di recupero liste che faceva leva su tre direttrici quella legata alle sale operatorie, alle prestazioni ambulatoriali, e ai privati accreditati. “Piano inviato in Regione ed autorizzato il 7 novembre 2022 con l’obbligo di utilizzo fondi al 31 dicembre 2022”. Altro tema affrontato la mancata applicazione del programma sanitario di screening per gli ex esposti ad amianto sul quale la Pulvirenti, rispondendo ad una richiesta di informazioni del consigliere Perrino (M5s), ha detto che nel giugno del 2021 è stato attivato un tavolo in Regione per attivare il percorso. Il team che effettuava lo screening per le annualità 2017/2019 non ha percepito il corrispettivo fissato per cui il percorso ad un certo punto si è interrotto. “Data l’importanza della campagna di screening, stiamo lavorando con grande impegno affinché i controlli sanitari riprendano, ma è ovvio che il lavoro va pagato”. Sulla richiesta del consigliere Cifarelli (Pd) se esiste un bilancio sociale oltre che contabile, la Pulvirenti ha risposto che la scorsa settimana abbiamo individuato l’ente certificatore ‘per la certificazione di genere’ e per il ‘bilancio di genere’, pertanto si sta lavorando anche per predisporre il primo bilancio sociale”.
Dopo la Pulvirenti è stata la volta del direttore amministrativo del Crob, Giovannino Rossi il quale ha fornito un’analisi dei dati del bilancio 2021, invitando i consiglieri ad un confronto con quello dell’anno precedente. “Il bilancio 2021 – ha precisato – si è chiuso con oltre 500 mila euro di utile, mentre il bilancio 2020 si è chiuso con oltre due milioni di euro di utile. Dalla comparazione si evince chiaramente che nel 2021 non abbiamo lasciato risorse. Un indicatore che può essere letto come un virtuosismo dell’azienda”. Rossi ha, poi, informato che si sta lavorando per il bilancio sociale e si è soffermato su quanto emerso da alcune interviste Rai effettuate, nei giorni scorsi, tra gli utenti dell’Istituto. “Nove utenti su 10 si sono detti soddisfatti sulla qualità delle prestazioni erogate e sulla qualità dell’assistenza”.
Il Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera regionale del San Carlo, Giuseppe Spera, ha illustrato lo stato delle liste di attesa relative ai diversi presidi dell’Azienda, che – ha precisato – “riflettono situazioni generalmente positive e progressivamente migliorate”. Passando all’esame del bilancio di esercizio 2021, il DG si è soffermato sulle osservazioni del Collegio Sindacale che non ha rilevato significative criticità. “In merito al risultato di gestione, positivo – voglio evidenziare come lo stesso abbia beneficiato di una remunerazione per la funzione Covid svolta dall’Azienda, che ha determinato una importante contrazione delle attività che ne costituiscono la mission. L’Azienda ha poi ricevuto ulteriori risorse finalizzate Covid, non utilizzate dalle Aziende territoriali, al netto delle quali il risultato di gestione sarebbe comunque stato positivo”. Spera ha poi fatto riferimento all’uso della telegestione nelle sezioni di radiologia, l’applicazione che permette la trasmissione a distanza di dati sanitari. Procedura che se usata si traduce in notevoli vantaggi per l’azienda rispetto ai tempi di attesa e alla diminuzione dei costi.
Per l’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata è stato audito Michele Cataldi il quale, parlando a nome delle 25 strutture aderenti all’ Unità, ha esordito dicendo che “Stiamo assistendo inerti al funerale della sanità lucana. Le somme che l’assessore alla Sanità, Francesco Fanelli, dice di aver stanziato per le Strutture accreditate private sono le stesse dell’anno catastrofico appena passato. Risorse largamente insufficienti considerato che hanno determinato la crisi delle strutture. Nei prossimi giorni ha preannunciato Cataldi “attueremo una serie di mobilitazioni con le categorie sociali e i pazienti, perché non possiamo restare fermi dinanzi a tale disastrosa situazione”.
Cataldi ha ripreso quanto affermato dal direttore D’Angola quando quest’ultimo ha citato un rapporto sul recupero delle liste di attesa nell’epoca post pandemica che posiziona la Basilicata tra le prime cinque migliori regioni che hanno recuperato. “Ciò – ha sottolineato Cataldi – mi fa enormemente piacere come cittadino lucano ma mi fa ancor più piacere perché quel lavoro, in larga parte, è stato fatto dalle strutture accreditate private, strutture che non sono state pagate”.
Su quanto emerso dalle audizioni sono intervenuti, oltre al presidente Braia, i consiglieri regionali Giorgetti, Sileo e Perrino. Rinviata a successiva data l’audizione del direttore generale della Programmazione, e Gestione delle Risorse Finanziarie, Alfonso Morvillo, sul Rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2021. Modifica alla DGR n.527 dell0/08/2022- Adeguamento alla decisione n.61/2022/PARI della Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti della Basilicata”- DGR n.31 del26/0l/2023.
Erano presenti ai lavori, oltre al presidente della Commissione Braia, i consiglieri Perrino (M5s), Cariello (Lega), Trerotola (Pl), Sileo e Giorgetti (Gm), Bellettieri (FI), Cifarelli (Pd), Coviello (FdI).