Il Presidente Pittella, su mandato della conferenza dei capigruppo, ha chiesto all’Assessore Cosimo Latronico di bloccare gli effetti della delibera di giunta n.600/2024 relativa alla medicina territoriale e alla continuità assistenziale.
Il rischio è che si svuoti l’attività di programmazione e di pianificazione che, almeno a sentire dall’intervento di martedì scorso in Consiglio regionale, non sembra essere in cima alle priorità “emotive” dell’assessore anche se, nel frattempo, si sarebbe affidata all’Università Cattolica, se non abbiamo capito male, una fase di start del processo.
La DGR n.600/2024 approvata il 17 ottobre dello scorso anno aveva dato mandato ai direttori generali delle Aziende Sanitarie di attuarla in 45 giorni, e ovviamente non ci siamo.
Aggiungo inoltre che gli errori commessi in fase di programmazione delle risorse hanno ritardato anche l’avvio dei cantieri che porteranno alla realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità.
È lecito chiedersi cosa sarebbe cambiato se questa discussione, come sollecitato, si fosse fatta mesi fa?
Si apre una crepa tra Giunta e Consiglio regionale ma che si è ancora in tempo di ricomporre responsabilmente, poiché il segnale della Conferenza dei Capigruppo è quello di tendere una mano, nel tentativo, di rendere il confronto, comunque dialettico tra maggioranza e minoranza, il più chiaro e trasparente possibile agli occhi e nell’interesse dei cittadini.
Oggi vale per la medicina territoriale e la continuità assistenziale, domani per il futuro dell’ospedale e l’elisoccorso h24 a Lagonegro o del futuro dell’IRCCS CROB a Rionero o del ripristino della postazione del 118 nell’area industriale della Val d’Agri.
Cito questi temi – a cui in queste ore si aggiunge il Trasporto Pubblico Locale – perché sono mesi che sono al centro di nostre puntuali interrogazioni e mozioni presentate in Consiglio, e richieste di audizioni.
L’Assessore Latronico ha dichiarato la sua disponibilità a discuterne. Bene. Quando?
Il prossimo Consiglio regionale è martedì 11 febbraio, con già un importante ordine del giorno; ricordo che si dovrebbe discutere dell’avvio della procedura dal Piano Strategico regionale che porta già un ritardo di mesi.
Credo che sia positivo il sussulto che ha dato la conferenza dei capigruppo, nel tentativo, responsabile, di dare una mano al futuro della Basilicata, a condizioni che il Consiglio torni ad essere centrale così come previsto da funzioni e poteri attribuiti dalla Statuto.