La quarta Commissione consiliare nella seduta odierna ha anche auditola Presidente dell’Associazione Unione italiana ciechi e ipovedenti Maria Buoncristiano, Argenzia Tomacci per l’Associazione nazionale privi della vista della Regione Basilicata e il segretario regionale della Basilicata dell’Associazione Ente nazionale sordi, Antonio Parente, in merito alla proposta di legge, d’iniziativa della consigliera Sileo, che detta modifiche alla legge regionale n.7/89 (Erogazione di provvidenze in favore degli enti di tutela ed assistenza agli invalidi). “In particolare, l’obiettivo della modifica – ha precisato Sileo – è di consentire una ripartizione dei fondi che segua una ratio più premiante per le associazioni che realizzano attività finalizzate alla tutela e all’assistenza degli invalidi. Si prevede, pertanto, di eliminare il criterio del riparto del 20 per cento dei fondi suddiviso indistintamente tra tutti i beneficiari in favore del riparto del 100 per cento dei fondi suddivisi in rapporto al reale volume di attività rendicontata”.
Maria Buoncristiano, dopo aver ringraziato la presidente Sileo e la commissione per la sensibilità dimostrata nel mettere mano a uno strumento legislativo che assegna alle Associazioni che svolgono attività sul territorio regionale un contributo allo scopo di favorirne lo svolgimento dei compiti istituzionali ma che appare decisamente datato, ha condiviso la ratio che ispira la proposta di legge. “Una ratio che facendo leva su un concetto di premialità – ha sottolineato -diventa riconoscimento a quelle Associazioni che si spendono, svolgendo sul territorio attività istituzionale di rappresentanza e di tutela”.
Anche Argenzia Tomacci in rappresentanza dell’Associazione nazionale privi della vista, ha condiviso quanto evidenziato dalla Buoncristiano. “C’era la necessità di mettere mano alla legge, sulla quale non erano state fatte modifiche. Ci riserviamo di presentare eventuali modifiche”.
Il segretario regionale della Basilicata dell’Associazione Ente nazionale sordi, Antonio Parente dopo aver portato isaluti del presidente regionale Gerardo Gigante, ha espresso ringraziamenti per l’impegno profuso dalla consigliera Sileo e dalla Commissione concretizzatosi nella modifica della legge n.7/89 . “Questa audizione – ha sottolineato Parente – diventa per noi anche l’occasione per lanciare un grido di allarme. Per 30 anni la carica di segretario regionale è stata svolta a titolo di volontariato e solo negli ultimi due anni retribuita grazie ad un progetto ministeriale”. Nel sottolineare l’importanza di tale figura che con il suo lavoro consente l’attuazione delle diverse attività dell’Associazione, Parente ha fatto presente che “altre Regioni si sono mosse e sono riuscite a sopperire alla mancata contrattualizzazione del segretario con fondi interni”. Parente ha ricordato, poi, ai commissari l’importante traguardo raggiunto dal mondo dei sordi nel 2021 quando il Parlamento ha approvato l’articolo 34 ter del Decreto Sostegni con il quale la Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei Segni italiana. La presidente Sileo ha rinviato il provvedimento alla prossima seduta al fine di concludere il giro di audizioni delle Associazioni.
Subito dopo è stato audito il segretario regionale FIMMG, Antonio Santangelo in merito all’Accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di base. Santangelo ha fatto presente che l’accordo risale al lontano 2008. “Il mancato rinnovo degli accordi per la medicina generale, la pediatria di libera scelta, la specialistica ambulatoriale, ha di fatto reso la medicina convenzionata lucana meno attrattiva, per cui abbiamo perso in questi anni risorse umane che hanno scelto di andare verso lidi extraregionali più gratificanti sia in termini professionali che economici. La scarsa attenzione della politica di questi anni – ha sottolineato Santangelo – rischia di non mettere la medicina convenzionata in grado di affrontare le sfide future delineate dai programmi del PNRR”. Il segretario della FIMMG si è poi soffermato su altre criticità del settore, evidenziando l’eccessiva burocratizzazione con compiti spesso non previsti dagli accordi nazionali e regionali; la non uniformità dei nomenclatori delle prestazioni specialistiche in carico alle strutture erogatrici che causano notevoli disagi ai cittadini; i problemi legati alle liste di attesa che nonostante importanti risorse nazionali destinate per il loro abbattimento continuano di fatto a negare ai cittadini il rispetto del loro diritto alla salute”; la mancata messa a regime del servizio di Emergenza-Urgenza 118.
Dopo gli intervenuti dei consiglieri Leone e Cifarelli che hanno sottolineato l’importanza degli input emersi dall’audizione, la presidente Sileo ha proposto la stesura di un calendario di lavori della Commissione così da costruire insieme e con spirito propositivo un percorso di indirizzo del piano sanitario regionale condiviso con gli attori in causa.