“L’audizione del direttore dell’ASM Friolo non può passare sotto silenzio perché sembra non aver fatto ‘Maraldo’ (marameo) alle strutture accreditate. Con tutta la prudenza e l’attenzione per le parole utilizzate, il direttore Friolo ha di fatto ‘smentito’ l’approccio rigorista del collega Maraldo in merito alla richiesta di restituzione di somme, per prestazioni effettuate, alle strutture accreditate. Pugno di ferro contro le strutture accreditate e muti rispetto alla collocazione fuori dalla legge della postazione 118 a Viggiano?”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, aggiungendo che
“Qualcuno sta sbagliando, e qualcuno sta giocando. Per il momento l’assessore regionale Cosimo Latronico fischietta come se il problema non lo riguardasse. Può essere che da giovedì scorso ad oggi siano cambiate delle cose ma l’audizione è agli atti. Così come con molta leggerezza il direttore Friolo ha confermato le nostre fondate ragioni sulla DGR n.600/2024, l’atto di Giunta che riorganizza la medicina territoriale e la continuità assistenziale”.
“A seguito di incontri sul territorio – prosegue l’esponente del Partito democratico -sembra che emerga, così come dichiarato dal direttore Friolo, la necessità di correggere alcune cose contenute nella DGR n.600/2024 che dava tempo, lo ricordo, 45 giorni per attuarne gli indirizzi. Procedure, tempi e scelte, come avevamo previsto, restituiscono altri errori”.
“Mi chiedo e chiedo – conclude Lacorazza – in particolare ai Consiglieri di maggioranza: dopo aver sottratto la programmazione al Consiglio regionale può essere delegato il direttore Friolo a svolgere una funziona politica relativa alla organizzazione della medicina territoriale e alla continuità assistenziale? Può esporsi il consiglio regionale sul problema delle strutture accreditate mentre il governo regionale tace? Si può pensare che le cose si aggiustano con incontri riservati, parlando con l’Assessore, avendo tuttavia la consapevolezza che ci si assume una responsabilità enorme”.