“Dai primi dati provvisori relativi alla verifica dei livelli essenziali di assistenza(LEA) relativi all’anno 2023 emerge che la Basilicata presenta un punteggio sotto soglia per quanto riguarda la dimensione distrettuale dell’assistenza sanitaria ed è quindi inadempiente nell’erogazione dei LEA, cioè non riesce a garantire ai propri cittadini cure erogate in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità”.
E’ quanto afferma, in una nota, il Capogruppo di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, che così commenta i numeri, ancora provvisori, diffusi ieri l’altro dal Direttore Generale del Ministero della Salute Americo Cicchetti.
“Se l’anteprima della verifica dei LEA dovesse essere confermata dai dati definitivi” -sottolinea Vizziello- “la Basilicata farebbe registrare un netto passo indietro rispetto alle verifiche relative agli anni 2022 e 2021, durante le quali la nostra regione era risultata adempiente, riuscendo a strappare la sufficienza in tutte le aree nelle quali si è soliti distinguere l’assistenza sanitaria, vale a dire prevenzione, distrettuale e ospedaliera”.
“Quanto alla classifica delle regioni italiane” -aggiunge Vizziello- “Veneto, Toscana ed Emilia Romagna si confermano al top della sanità italiana, mentre Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta si collocano al fondo della graduatoria, con la Lombardia che perde terreno e scende all’ottavo posto della classifica, non partecipando, probabilmente, al riparto della quota premiale del fondo sanitario nazionale riservato alle prime cinque regioni in graduatoria”.
“Ritornando alla Basilicata-conclude il Capogruppo di Basilicata Casa Comune- “il giudizio negativo è stato determinato dalla permanenza di gravi lacune con riguardo ad alcuni indicatori core dell’assistenza distrettuale come l’offerta di servizi socio assistenziali residenziali in favore degli anziani non autosufficienti e le performance del sistema di emergenza del 118, lacune da noi sempre sottolineate e che il governo regionale non ha a tutt’oggi risolto”.