“Il futuro della sanità lucana è una sfida che dobbiamo affrontare con serietà, responsabilità e visione. Durante l’ultima seduta del Consiglio Regionale, ho sottolineato l’importanza di un Piano Sanitario Regionale condiviso e attuativo, che coinvolga tutti gli attori del sistema: cittadini, professionisti sanitari, istituzioni”.
Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Domenico Raffaele Tataranno che aggiunge:
“A tal proposito voglio esprimere il mio profondo apprezzamento per la trasparenza dell’assessore Latronico, che ha messo a disposizione di tutti i consiglieri i dati sullo stato attuale della sanità lucana. Questo gesto non solo dimostra rispetto verso il Consiglio Regionale, ma evidenzia anche l’impegno sincero dell’assessore verso la materia sanitaria”.
“Le basi per il cambiamento – continua l’esponente della Lega – sono prevenzione, innovazione e digitalizzazione. La Basilicata registra risultati positivi nei test di screening multidisciplinari, spesso sopra la media nazionale. Questo dimostra l’efficacia delle campagne di prevenzione e l’impegno dei nostri professionisti. Dobbiamo continuare su questa strada, rafforzando la prevenzione per ridurre l’incidenza di patologie gravi. L’app presentata dall’assessore Latronico è solo un primo passo. La telemedicina e la digitalizzazione dei servizi sanitari possono rivoluzionare l’accesso alle cure, ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza del sistema. Immaginiamo una sanità più moderna, dove prenotazioni, referti e consulti possano essere accessibili in modo rapido e semplice”.
“Sussistono nodi critici da affrontare – evidenzia Tataranno – a partire da quello della mobilità passiva verso la Puglia. Ogni anno, molti cittadini lucani si spostano in Puglia per ricevere cure. Questo incide negativamente sul bilancio sanitario regionale. Un accordo di confine con la Puglia, messo già in campo da questo governo regionale, ridurrà queste perdite economiche e migliorerà l’efficienza del nostro sistema. La mobilità attiva è invece una risorsa da potenziare Abbiamo un’opportunità da cogliere: molte persone dalla Campania scelgono la Basilicata per curarsi. Occorre investire su questo, rafforzando gli ospedali di confine, come Policoro e Lagonegro, e trasformandoli in DEA di primo livello, potremmo attirare pazienti anche dalla Calabria, offrendo un servizio utile anche a beneficio dei cittadini campani e calabresi, riducendo nel contempo i disagi per i cittadini lucani. Se istituire nuovi DEA di primo livello non fosse tecnicamente o economicamente fattibile, occorre puntare sulla specificità di questi ospedali potenziandone determinati reparti in base alle peculiarità dei territori su cui insistono. Ovviamente questo vale per tutti gli ospedali lucani”.
“La conformazione geografica della Basilicata rende fondamentale una distribuzione capillare dei servizi sanitari. Dobbiamo garantire – sottolinea il Consigliere regionale – l’accesso alle cure anche nei territori più isolati, attraverso distretti sanitari e le 19 case di comunità previste dal PNRR (6 in provincia di Matera, 13 in provincia di Potenza). Solo così potremo assicurare assistenza a tutti, senza disparità territoriali. La capillarità del servizio sanitario regionale non può prescindere dalla sanità pubblica a gestione privata, soprattutto laddove vi siano svantaggi strutturali”.
“Il nuovo PSR – conclude Tataranno – deve rappresentare una vera rivoluzione culturale attraverso il potenziamento della sanità territoriale per alleggerire il peso sugli ospedali, la valorizzazione della sanità pubblica a gestione privata dove necessario. Innoviamo, investiamo e lavoriamo insieme per garantire un sistema sanitario efficiente e accessibile”.