“Non passa giorno che difficoltà ambientali, strutturali e logistiche rendano di pubblico dominio le gravi e ataviche criticità della sanità materana, diventata ormai protagonista indiscussa delle cronache giornalistiche”. Lo ha dichiarato il presidente della terza Commissione consiliare permanente (Attività produttive, territorio), Piergiorgio Quarto. “Al cittadino lettore e spettatore viene fornito un quadro contingente delle problematiche accompagnato spesso da un’analisi sommaria e parziale della realtà. Diventa importante – continua Quarto – offrire invece un resoconto completo e veritiero della situazione attuale, sempre nell’interesse di tutti. In primo luogo occorre partire dal dato normativo, in particolare dalla legge regionale n.2 del 12 gennaio del 2017 ‘Riordino del servizio sanitario regionale di Basilicata’, la matrice di tale disposizione legislativa appartiene senza alcun dubbio alla precedente Giunta regionale. E’ da sottolineare che non si tratta di un atto risalente a decenni fa, bensì del 2017. Ebbene la leggendaria riforma sanitaria firmata Pd, si e’ presto rivelata una non-riforma. La panacea salvifica di tutti i mali della sanità non ha fatto altro che aggravarli o produrne di nuovi. Alla fine problemi risolti nessuno, azioni correttive zero. La maggior parte delle aporie odierne derivano dalle cronache tramandate di carenze di organico. La stagione estiva poi, con il giusto rituale delle ferie rende la situazione drammatica. Permettetemi – afferma Quarto – di chiedermi allora perché la precedente giunta regionale non ha provveduto in tempi non sospetti ad ovviare alle carenze di personale con nuove assunzioni? Inoltre con questa riforma dal punto di vista logistico nessuna nuova organizzazione operativa: deficit strutturale abnorme, attenzione al personale inesistente, turni di lavoro massacranti, qualità dei servizi ridotta al minimo. Insomma un disastro. A pagarne le conseguenze sono i cittadini lucani, incolpevoli, che da tanto, troppo tempo assistono e sopportano ‘le malefatte dei soliti noti’. In questo mare di negatività, un plauso va fatto alla triplice sindacale Cgil-Cisl-Uil, che nei giorni scorsi ha riportato un quadro obiettivo e reale sulla sanità materana e sulle responsabilità non proprio recondite delle passate gestioni. Leggere cifre che parlano di procedure di reclutamento per nuove assunzioni di sole 32 unità, considerato che 120 lavoratori sono prossimi ad andare in pensione, con altri 157 in lunga assenza e altri 421 presenti con limitazioni, fa riflettere molto. In questo contesto, nuove assunzioni poche, pochissime, praticamente nessuna. In sostanza si è pensato a dormire – ha concluso Quarto – il tutto alla faccia dei cittadini materani e della loro salute”.