L’ausilio della sanità privata in Basilicata è sempre stato determinante per la elargizioni di servizi sanitari che diversamente avrebbero provocato liste d’attesa bibliche per il nostro sistema sanitario regionale. E’ quanto afferma il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Tuttavia il Presidente Bardi ed il suo assessore al ramo sono riusciti oltre che a determinare una crisi di credibilità del nostro sistema sanitario pubblico regionale, che determina l’emorragia dei cittadini lucani verso ospedali fuori regione, anche a mettere in crisi, rendendola insostenibile, anche la sanità privata.
E’ dal secondo semestre del 2022 che il settore è in crisi. Nonostante i tavoli regionali e le assicurazioni arrivate dall’assessore al ramo e soprattutto dal Presidente Bardi, di fronte abbiamo una situazione di crisi profonda a causa della insufficienza delle risorse messe a loro disposizione dalla Giunta regionale che determina lo scoramento di un settore fondamentale per la nostra comunità e la messa in pericolo di centinaia di unità lavorative.
Lasciando da parte le considerazioni generali, quello che è paradossale è la risposta che la giunta regionale ha disposto per le strutture private: esse possono lavorare in regime di accreditamento, ovvero in convenzione con il pubblico, solo 15 giorni al mese. Cioè, il Governo regionale, invece di prendere coscienza della insostenibilità della situazione della sanità lucana privata, decide di dire: cari cittadini potete usufruire dei centri accreditati solo per 15 giorni al mese; gli altri giorni attaccatevi al tram (si dice dalle nostre parti). E’ quanto dichiara il Capogruppo in Regione Roberto Cifarelli.
Tutto questo ingenerando con furbizia, sottolinea Roberto Cifarelli, la fantasiosa ricostruzione che vede la Basilicata come una regione del sud Italia che ha una sanità pubblica relativamente sottodimensionata rispetto alle esigenze della popolazione e dunque essendo la sanità privata non all’altezza di sopperire a questo problema ne deriva, quindi, che la sanità privata in Basilicata, limitando l’accesso ai servizi sanitari per molte persone, compromette la qualità complessiva della sanità nella regione.
Dunque, secondo la ricostruzione di amici del Presidente Bardi, per colpa della sanità privata, che rischia di collassare grazie al Presidente Bardi ed al suo evanescente assessore al ramo, i cittadini lucani vanno fuori regione a farsi curare.
Stante l’attuale situazione degli ospedali lucani e della medicina del territorio, ancor più dopo l’ipotesi di riorganizzazione attraverso l’accorpamento dei Distretti sanitari, il diritto alla salute dei cittadini è messo seriamente in discussione. A tutto ciò -prosegue l’esponente del PD lucano- si aggiunge la crisi in cui versa la sanità privata. Un quadro drammatico che senza un intervento immediato rischia di aggravarsi ancora di più nelle prossime settimane.
Il blocco delle attività delle strutture private accreditate, continua Cifarelli, sta allungando ancor di più le già insopportabili liste di attesa. Il rischio è la paralisi totale ed una situazione che non ha precedenti in Basilicata per la quale la responsabilità è da addebitare esclusivamente alla incapacità politica ed amministrativa di un centrodestra che ha anteposto lo spoil system alle reali esigenze di programmazione in un comparto delicatissimo.
Le manifestazioni sui territori dei cittadini, dei sindacati e, da ultimo, la clamorosa protesta della sanità privata sanciscono una frattura tra società lucana e Governo regionale difficilmente sanabile in tempi brevi.
Occorrerebbe un intervento strutturale attraverso un nuovo piano sanitario regionale, piuttosto che interventi tampone.
Per intanto -conclude il Capogruppo del PD di Basilicata- invitiamo il Presidente Bardi e l’Assessore Fanelli ad affrontare con immediatezza il grido di dolore che proviene dalle organizzazioni della sanità privata.
Mar 23