E’ stata protocollata ieri la Proposta di legge ‘Personale sanitario emergenza Covid – proroga termini contrattuali’ a firma del vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e del capogruppo di Italia Viva, Luca Braia. La proposta mira, in considerazione della grave penuria di operatori sanitari e dell’ancora vigente stato emergenziale legato alla pandemia da Covid 19, a dare contezza normativa alla possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato in essere di coloro che sono stati assunti in via straordinaria fino ad un massimo di 36 mesi come previsto dalla legge presso le Aziende del servizio sanitario regionale del 12 gennaio 2017. “Le gravi difficoltà per coprire i turni – spiegano Polese e Braia – soprattutto del personale infermieristico, vengono oggi superate richiedendo agli operatori lo svolgimento continuo di prestazioni aggiuntive”. Con la pdl in questione, aggiungono i due esponenti di Italia Viva Basilicata, “si vuole, inoltre, consentire il raggiungimento del limite massimo possibile del ‘tempo determinato’ di 36 mesi, per dare la possibilità di partecipazione ad eventuali piani di stabilizzazione a tempo indeterminato nel rispetto delle normative nazionali. Stabilizzare il personale già in servizio consentirebbe di coprire i vuoti in organico aumentati con i massicci pensionamenti che ci sono stati e, contemporaneamente, darebbe la possibilità di utilizzare personale già formato ed esperto”. E ancora sottolineano Mario Polese e Luca Braia: “Occorre uno sforzo da parte anche della nostra regione per arrivare ad una situazione di discreta normalità nell’erogazione dei servizi non disperdendo le professionalità acquisite ed anzi valorizzando quanto svolto durante l’emergenza in termini di ‘best practices’ sanitarie”. Il Progetto di legge si compone di soli 4 articoli: all’articolo 1 vengono spiegate le finalità dello stesso e si prevede la possibilità per le aziende del Servizio Sanitario Regionale di prorogare i contratti fino a 36 mesi; all’articolo 2 viene prevista, nell’ambito del Piano triennale dei fabbisogni di personale vigente e ove vi siano le condizioni previste dalle norme in vigore, la eventualità allo scadere del limite massimo di proroga di 36 mesi dei contratti a tempo determinato di stabilizzare a tempo indeterminato il personale interessato; all’articolo 3 vengono determinati gli effetti di bilancio e finanziari, prevedendone la neutralità in quanto il tutto dovrebbe avvenire con le risorse già all’uopo ordinariamente stanziate o con quelle aggiuntive relative all’emergenza Covid se dovessero essere consolidate annualmente; l’articolo 4 riguarda la pubblicazione e l’entrata in vigore. “E’, inoltre, il caso di ricordare qui che è di questi giorni la notizia della candidatura del personale sanitario italiano al Premio Nobel per la Pace 2021, proprio per il prezioso ruolo svolto durante l’emergenza sanitaria da Covid 19”, concludono il vicepresidente del Consiglio regionale e il capogruppo di Iv.
Giu 09