“Casini non ha perso tempo. La nuova legge elettorale aveva appena fatto il suo ingresso nell’aula di Montecitorio che Casini ha rotto ogni indugio ed è tornato da Berlusconi , nel solco politico a lui più coerente. È un bene perché serve a fare chiarezza”. Lo dichiara Angelo Sanza, responsabile dell’ufficio di presidenza di Centro Democratico, in un incontro con dirigenti lucani del CD, che aggiunge: “Erano mesi che avvertivo gli amici dell’Udc che il percorso iniziato da Casini dopo il voto politico del 2013 lo avrebbe riportato a destra. I timidi tentativi di unificare i centristi e in particolare i cattolici dell’area Monti erano strumentali al raggiungimento del vero obiettivo : ritrovarsi nella casa del centro destra. Noi di Centro Democratico rifiutiamo il bipartitismo per legge. Ma se oggi questo è il gioco, bisogna attrezzarsi”.
“Il Popolarismo di destra in Italia, o meglio il populismo, ha un leader vero ed è Berlusconi. Conosciamo quella cultura, essa non può rappresentare la storia italiana dei popolari riformisti, ne’ quella dei cattolici democratici ne’ dei liberal democratici. Non ci sarà sbarramento elettorale che potrà costringerci a rinunciare al nostra cultura. Invitiamo le aree sinceramente democratiche e popolari del centro a ritrovarsi per promuovere un confronto con le forze moderate e progressiste della sinistra italiana”.
Secondo Sanza “Casini, Berlusconi, popolarismo e leggi elettorali vanno vagliati oggi in una comune lettura sia in chiave culturale che in chiave di elezioni. Casini ha tolto la maschera ed ha fatto chiarezza: sceglie un popolarismo funzionale alla sua storia tanto per l’Europa quanto per le future alleanze politiche ed amministrative”.
“Quanti, però, in Italia pur richiamandosi alla tradizione popolare rifiutano questo percorso – prosegue l’esponente di CD – hanno il dovere di chiarire la loro corretta collocazione. Una scelta che, ispirandosi agli ideali del popolarismo italiano, chiude con la destra per aprire un dialogo con Renzi e la sua sinistra”.
“In parole più semplici – conclude Sanza – è da costruire un “centro riformista” tra coloro i quali pur riconoscendosi nella tradizione popolare rifiutano la nuova linea di Casini-Berlusconi e movimenti politici dell’area liberal-democratica. Un soggetto politico dei moderati progressisti per alleanze di centro-sinistra, anche alla luce della nuova legge elettorale”.
Feb 04