Comitato ANPI provincia di Potenza contrario a intitolazione belvedere del parco Montereale a Nino Postiglione a Potenza. Di seguito la nota integrale.
Analogamente alla posizione assunta quasi due anni fa in occasione della intitolazione della sala stampa della Regione Basilicata, con ancora più fermezza esprimiamo oggi la nostra contrarietà all’intitolazione a Nino Postiglione, candidato alle elezioni regionali del 2000 con Forza Nuova, di uno spazio all’interno del Parco di Montereale a Potenza, luogo in cui ogni anno celebriamo la fondazione della Repubblica italiana e la Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
Oltre che inopportuna, non è secondario sottolineare come la scelta dell’attuale sindaco, che tra l’altro si vide respingere la medesima richiesta dalla precedente Amministrazione, sia anche debolmente fondata, poiché il primo segnale alternativo rispetto a quello della radio di Stato risale al marzo 1970 e appartiene a Radio Sicilia Libera, fondata dal sociologo e poeta triestino Danilo Dolci, a cui seguirono diverse altre esperienze comunque antecedenti a quella richiamata nella delibera della Giunta del Comune di Potenza del 28/12/2024.
Per queste motivazioni, invitiamo il sindaco e la Giunta comunale a rivedere la decisione assunta, e chiediamo che Prefetto e Deputazione di Storia Patria vigilino sulla corretta attuazione della normativa vigente in tema di toponomastica.
Sardone (Rifondazione Comunista Basilicata) contrario a intitolazione belvedere del parco Montereale a Nino Postiglione a Potenza
Nicola Sardone, coordinatore regionale di Rifondazione Comunista di Basilicata, in una nota contesta la decisione della giunta comunale di Potenza di intitolare a Nino Postiglione lo spazio del belvedere del parco Montereale. Di seguito la nota integrale.
La giunta del Comune di Potenza il 28 dicembre 2024 delibera di intitolare a Nino Postiglione lo spazio del belvedere del parco Montereale.
Il 23 dicembre 2024 in una nota sala ricevimenti nel territorio di Brindisi di Montagna si tiene un gran galà di premiazione di vip lucani organizzato dai figli di Nino Postiglione.
I due eventi sono collegati. Antonio e Giuseppe Postiglione organizzano il “Premio internazionale Nino Postiglione” perchè avrebbe dato vita alla prima radio libera in Italia. In realtà la prima radio libera ad entrare in attività è in Sicilia nel 1972, dopo il terremoto del Belice, mentre il segnale di radio Potenza centrale è attivato nel 1976. Fin qui la cosa avrebbe anche potuto non interessarci.
Ci sono però cose che ci riguardano. Bonaventura Postiglione nel 2000 si candida a presidente della Regione con i neofascisti di Forza Nuova.
La giunta comunale di Potenza detta di centro sinistra, con anche divisioni al suo interno, dà alta riconoscenza ad una persona non esattamente in sintonia con la Costituzione antifascista della Repubblica italiana. Inoltre nel luogo prescelto c’è il monumento ai caduti delle varie guerre nelle quali tanti potentini hanno perso la vita. Anche per questo l’intitolazione è del tutto inopportuna e pertanto ne chiediamo la revoca.
Non è tutto, c’è di peggio. All’evento del 23/12 dove c’è anche una utilizzazione abusiva del nome di due testate di giornali nazionali, (così apprendiamo da notizie di stampa), organizzato dai figli che sono stati oggetto di vicissitudini giudiziarie legate ad un porno ricatto ad un assessore comunale di Potenza nel 2014, dalle quali sono usciti in primo grado. Resta poi tutta la vicenda di uno dei fratelli legata alla presidenza del Potenza calcio.
Tra i presenti all’evento del 23 dicembre e tra i premiati troviamo tre presidenti di Regione, Bardi, Pittella, De Filippo, il consigliere regionale Chiorazzo, il deputato già Ministro della Salute Speranza e tanti altri politici, sindaci, imprenditori, funzionari pubblici ed altro.
Cosa ci dicono i fatti su esposti. A nostro avviso questa è la fotografia di un vergognoso consociativismo che pervade la Basilicata tutta. Dall’accaparramento delle risorse pubbliche alla costruzione delle filiere del consenso, dai territori regalati alle multinazionali del petrolio alle regalie di proprietà pubbliche senza introiti per la Regione. Dalla sanità in spartizione tra conventicole all’università progettificio per remunerazioni private, da consulenze dai costi inimmaginabili all’assenza totale di una idea di futuro per questa nostra terra a cui hanno assegnato la condizione dello spopolamento in atto. In ultimo, non per importanza ma solo per l’ordine di tempo, ai cittadini dei 29 comuni che venivano serviti dalla diga della Camastra oggi si da l’acqua del Basento che a detta della stessa ASP è a rischio di portare nelle case dei cittadini acqua inquinata dai veleni delle aree industriali di Tito e di Potenza.
Noi stiamo con il comitato Acqua Pubblica Peppe di Bello che è contrario all’uso dell’acqua del Basento per gli usi umani. Stiamo con i giovani che nei giorni scorsi hanno organizzato il presidio antifascista a Lauria, con chi ha manifestato a Matera contro il genocidio dei palestinesi. Stiamo con gli operai di San Nicola di Melfi che vivono con il terrore di perdere il lavoro ed il salario. Stiamo con la gioventù che si mobilita per la scuola pubblica. Stiamo con chi da 6 lunghi anni si batte contro l’autonomia differenziata. Stiamo con gli agricoltori che senza politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici e sostegno al reddito sono destinati a soccombere.
Continueremo ad impegnarci per una grande alleanza dei soggetti sociali che per interesse oggettivo e soggettivo sono interessati a sconfiggere il consociativismo imperante che ci vuole annichiliti. Per dare un futuro alla nostra terra.