Rocco Luigi Sassone, risk Manager e consigliere comunale di Coraggio Italia ha inviato una nota sull’apertura delle scuole. Di seguito la nota integrale.
Scuole aperte in sicurezza? Allo stato dei fatti inutile prova di forza.
Inizio di qui: le scuole, con l’attuale livello di circolazione virale e per l’assenza di misure adeguate, dovevano restare chiuse con un’adeguata pianificazione di lezioni in DAD (che questa volta si poteva/doveva fare).
Perché??
1. la popolazione scolastica alla data di ripresa delle lezioni sarà ancora in gran parte non vaccinata: ma perché chi doveva non è partito prima con i vaccini e con gli screening? Con l’organizzazione degli hub vaccinali? Con la verifica della disponibilità di medici e infermieri? A questa conclusione, quella di prolungare cautelativamente le vacanze si poteva già pervenire prima delle vacanze natalizie (ricordate il provvedimento del 23 dicembre?). Peccato. Ora è tutto più difficile.
2. La quasi totalità delle aule scolastiche del paese soddisfa a malapena le regole ante pandemia (classi pollaio, ndr) e quasi mai le distanze interpersonali di almeno 1 metro per il rapporto superficie/alunni e tutto il resto (percorsi unidirezionali, aerazione, disponibilità di igienizzanti, utilizzo dei servizi igienici, etcc). Perché non potendo aumentare la superficie delle aule (??) non si è ridotto per tempo il numero di alunni per classe? Al 4^ giro pandemico qualcuno poteva anche pensarci. Si sarebbero potuti fare dei turni attingendo dalle graduatorie dei docenti e la disponibilità non sarebbe mancata.
3. Tra le principali misure per contrastare il virus, sin dall’inizio dell’emergenza, particolare rilevanza, almeno nelle scuole, è stata attribuita alla necessità di prevedere nelle aule degli impianti di aerazione meccanica idonei a favorire adeguati ricambi d’aria (chiariamo il concetto che le finestre aperte, d’inverno, non possono essere considerate una misura compensativa!!). Qualcuno doveva occuparsi di farlo, magari anche con una struttura commissariale (un Figliuolo dell’aerazione per intenderci). C’era tutto il tempo. Perché non è stato fatto??
Aprire le scuole domani ritarderà solo di qualche giorno una chiusura prolungata e dolorosa.
Prolungata in quanto superiore ai circa 10-15 gg che ora sarebbero bastati a completare (o quasi) il piano vaccinale dei ragazzi e a “raffreddare” la curva dei contagi e doloroso in quanto i contagi dei ragazzi, per quanto leggeri (speriamo), produrranno ansia e ulteriore pressione sul sistema socio-sanitario-lavorativo che non sappiamo dove potrà portarci.
È questo quello che vogliamo? Possiamo permettercelo?
Capisco la necessità di “offrire” normalità al Paese, ma non a tutti i costi e non a scapito della “domanda” di sicurezza che dobbiamo garantire alle nuove generazioni, aspetto quest’ultimo che non può essere affidato alla “clausola di salvaguardia” del numero dei positivi in classe.
Prova di forza inutile!!