Pasquale Tucciariello, presidente del Centro Studi Leone XIII e coordinatore regionale della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani in una nota annuncia di aver affidato all’ingegnere Saverio Acito il ruolo di responsabile per Matera e provincia della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani.
Come responsabile regionale temporaneo della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, la formazione politica sorta con lo scopo di riunire il mondo cattolico sotto un unico partito (ben 64 strutture finora tra partiti e associazioni culturali sono i soci della Federazione), ho affidato all’ingegnere Saverio Acito l’incarico di riunire gli amici che si richiamano ai valori spirituali e civili della dottrina sociale della chiesa espressa particolarmente nelle encicliche papali a cominciare dalla Rerum Novarum di Leone III. Io stesso, come coordinatore del Centro Studi Leone XIII, ho avuto l’incarico dal coordinatore nazionale on. Giuseppe Gargani, di guidare il nuovo percorso politico della Federazione in Basilicata fino alla celebrazione dei congressi. Mi è stata anche affidata la responsabilità di nominare i referenti provinciali, territoriali e locali in tutta la regione. Il 23 giugno è stata convocata dallo stesso on. Gargani l’Assemblea nazionale, a Roma o da remoto, per definire il nome del partito e il simbolo. Lo faremo, con spirito di servizio. La politica è dono, è servizio, è dovere civico. La politica è appartenenza, è carta di identità, è certezza. Negli ultimi 25 anni non sono sorti partiti, ma mode politiche passeggere. E così il partito di Berlusconi è passato in poco tempo dal 35 per cento al 6, il partito di Renzi dal 41 al 3, il partito di Grillo e Di Maio dal 35 al 15, il partito di Salvini dal 40 per cento nelle intenzioni di voto in pochi mesi è sceso al 25. Ora c’è un’altra moda, i gilet arancione di Pappalardo. E poi c’è il Pd, partito senz’anima, che con un 20 per cento occupa quasi interamente tutti i posti chiave delle istituzioni in Italia e in Europa. Formazioni che passano, si aggregano e si sciolgono, perché non hanno solide radici che uniscono, anzi sono aggressive, separano, dividono gli italiani dagli italiani, le persone dalle persone, i giovani dai giovani. Riprendiamo il concetto di pensiero forte sulla base di riferimenti ideali forti. La Dc fino al 1994, con le sue tante luci e le sue immancabili ombre, ha condotto l’Italia dalle macerie di una guerra fino ad essere la quarta/quinta potenza economica al pari o prima di Germania, Inghilterra, Francia. C’erano forti idealità politiche che dirigevano e in qualche modo controllavano i percorsi personali dei singoli soggetti. Noi apparteniamo perché siamo. Il pensiero forte non è esclusione ma inclusione, non è separazione ma unione, non è scristianizzazione della società ma condurre la mente verso valori stabili di coesione, di studio e di lavoro, di progresso e di solidarietà, di pace e di alleanza con ambiente e territorio. Lavoreremo in questa direzione, affidando a energie più giovani la responsabilità di guidare la società sulla strada della giustizia e del bene comune. All’amico Acito consegniamo idee, in buone mani. All’amico Acito il compito di dare corpo al partito a Matera e in tutta la provincia ma potrà estendere il lavoro, a suo piacimento, in tutta la regione, anche in veste di vice coordinatore regionale per la Basilicata. Subito dopo il 23 giugno ci attiveremo per il tesseramento, faremo i congressi, poi io, Saverio e tanti altri ancora lasceremo la guida del partito ai più giovani e ci occuperemo della loro formazione in appositi meeting formativi.
Nella foto www.SassiLive.it Saverio Acito