Luigi Scaglione, Presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, in una nota sollecita sollecita investimento adeguati per sostenere il Turismo delle Radici. Di seguito la nota integrale.
Dopo la Bit di Milano tocca ad Apt e all’intero sistema che ruota sulla vicenda, garantire alle due città candidate a Capitali della Cultura e del Libro, Maratea e Tito, promozionare e sostenere fattivamente i gruppi di viaggiatori verso la nostra regione andando oltre lo schema del “passaporto” delle origini atteso che i Comuni della Basilicata, grazie alla lungimiranza dei Sindaci, stanno già lavorando per l’accoglienza ed il riconoscimento della cittadinanza.
Nella saga delle valutazioni positive sulle cifre di viaggiatori che amano la Basilicata, maggiori di quelli che effettivamente la visitano, uno spazio interessante lo ha ricevuto la valutazione sugli effetti che potrà avere il “Turismo di ritorno e delle radici”, su cui si concentrano in questi primi mesi del 2024 le attenzioni istituzionali a tutti i livelli.
Un tema a noi caro che abbiamo preso in esame esaltandolo ancor prima della indicazione venuta con il PNRR e l’adesione formale del Ministero degli Affari Esteri e quindi delle amministrazioni comunali e che hanno caratterizzato la partecipazione ai bandi di iniziative ed eventi scaduto lo scorso 31 Gennaio.
L’azione promozionale che anche in sede di convegni e con la Borsa del turismo tenuta a Matera, deve ora fare un salto di qualità e per il quale notiamo ancora qualche eccesso di confusione e di entusiasmi ingiustificati, se non fosse che abbiamo due grandi occasioni su cui puntare e lavorare per motivare, incentivare, favorire, costruire, relazioni forti con le nostre comunità di corregionali presenti in Italia ed all’estero: le candidature di Maratea a Capitale della Cultura Italiana 2026 e di Tito a Capitale del Libro.
Due momenti forti che uniti alla relazioni effettivamente esistenti con le loro comunità residenti ed emigrate fuori regione ed al tentativo di suscitare emozioni e curiosità deve favorire la presenza degli stessi in questi territori compresi quelli promozionati alla BIT o nelle altre mille fiere nazionali ed internazionali.
Per la verità non notiamo ancora la spinta ad incentivare queste presenze ed ad organizzarle, se non con la promozione di siti ed agenzie che si sostituiscono ai tour operator ma con i costi interamente a carico dei viaggiatori che, in specie dal Sudamerica e dall’Oceania, hanno difficoltà a garantirsi trasporti e trasferimenti a condizioni economiche che facciano preferire la Basilicata ad altre destinazioni. Manca di fatto questo tassello, se pur mitigato da una condivisione di un contributo straordinario dell’Ufficio Sistemi Culturali turistici e di Cooperazione Internazionale messo a disposizione delle Federazioni dei Lucani all’Estero.
Ora tocca ad Apt e l’intero sistema che ruota sulla vicenda, garantire alle due città candidate, indipendentemente dall’esito finale, promozionare e sostenere fattivamente i gruppi di viaggiatori verso la nostra regione andando oltre lo schema del “passaporto” delle origini atteso che i Comuni della Basilicata, grazie alla lungimiranza dei Sindaci, stanno già lavorando per l’accoglienza ed il riconoscimento della cittadinanza a quanti ne fanno richiesta.