Venuto meno il rapporto di fiducia. Ecco la prima motivazione che ci ha spinti alla firma delle dimissioni che hanno determinato la chiusura anticipata della consiliatura e della ormai ex amministrazione Bennardi. E’ quanto
Gi esponenti di +Europa Basilicata, Massimiliano Taratufolo, Segretario regionale del partito e Cinzia Scarciolla consigliera comunale dimissionaria, e membro dell’Assemblea nazionale di +Europa esprimono alcune riflessioni dopo la scelta di 17 consiglieri di revocare l’incarico per sciogliere il Consiglio comunale di Matera.
Di seguito la nota integrale.
Da tempo la città manifestava, tra i più svariati settori economici e sociali, un disagio che abbiamo colto in troppe occasioni in questi quattro anni. L’operato della nostra consigliera comunale Cinzia Scarciolla è stato sempre nel solco della missione del progetto originario che l’ha vista eletta e che avrebbe dovuto portare alla città di Matera una stagione di cambiamento, di innovazione, e perché no, anche di rivoluzione nella gestione della cosa pubblica. Più volte abbiamo ricordato in questi anni che il progetto politico con Bennardi Sindaco era nato per questi obiettivi di cambiamento la mancanza dei quali avrebbe potuto e dovuto determinare la fine dell’esperienza. Al contrario, cambi di maggioranze rispetto a quella eletta, accordi ad personam di breve respiro sganciati dal progetto originario, sono diventati una deprimente routine. Il continuo capovolgimento di quanto promesso, sia nei contenuti che nei modi, la violazione dei diritti politici di diversi esponenti persino eletti nella medesima maggioranza, la gestione del potere fine a se stesso, la propensione alle utilità di piccoli e ristretti gruppi di persone a danno dell’intera collettività, per citare solo alcuni elementi caratterizzanti questa esperienza di governo, hanno determinato la volontà di terminare anticipatamente una consiliatura difficile ed ingiusta, attraverso una firma che ha decretato la fine di un ciclo politico. Una scelta difficile, ma meditata, e presa perché giusta, una scelta di forte discontinuità da tutto quello che abbiamo visto e giudicato inaccettabile e intollerabile. Una presa di distanza netta da un sistema dispotico nella sostanza, accattivante nella continua propaganda demagogica, vestita di apparenti buone intenzioni, celando ai più i reali obiettivi, che nulla ha a che fare con una cultura progressista e di sinistra, con un sistema di diritti sociali strutturati e stabili, che hanno ceduto il passo al caos e all’approssimazione. Siamo convinti che la scelta di firmare e di mandare a casa l’amministrazione Bernardi sia stata, da parte nostra, un atto dovuto non più procrastinabile in quanto la costruzione del futuro può avvenire solo a partire dall’analisi di quello che non va e dal coraggio di farlo cessare. Va dato merito ai partiti tutti che hanno condiviso questa scelta e a tutti i consiglieri che hanno dimostrato attaccamento al bene comune. In particolare ai partiti di centro sinistra, va un ulteriore plauso, in quanto hanno saputo mettere da parte le prospettive pur allettanti dello stare insieme a tutti i costi anche in assenza di un reale progetto politico, per guardare invece la prospettiva di nuove elezioni come l’unica possibile attraverso cui Matera può tornare a scegliere il proprio futuro riprendendo il cammino interrotto in questi quattro anni. Una scelta coraggiosa e lungimirante, un monito anche per il futuro: tutti devono sapere che come politici e come cittadini in primis, e l’abbiamo dimostrato con le dimissioni, non siamo più disposti ad accettare abusi e ingiustizie perché ogni città, ogni comunità, può crescere solo avendo come presupposto un vero senso civico, un’etica alta e un reale senso delle istituzioni, e come condizione la competenza, l’esperienza, la visione. Solo con questi elementi si può mettere in campo un progetto credibile avendo dimostrato di non essere conniventi del nulla e di non accettare quello che non può essere accettato, cioè il mancato rispetto degli elettori. Andiamo avanti con orgoglio, a testa alta, forti dei principi e dei valori per i quali abbiamo lottato.