Dal 10 marzo scorso Maurizio Bolognetti (Radicali Lucani) pratica lo sciopero della fame per contestare la decisione del governo comunista cinese di arrestare il giornalista Lì Zehua, reo di aver provato a sovvertire le fonti ufficiali del governo stesso su quanto è accaduto per l’emergenza sanitaria coronavirus. In una noata il governatore Vito Bardi invita Maurizio Bolognetti a sospendere la sua protesta. Di seguito la nota integrale.
Messaggio del presidente della Regione Vito Bardi, al segretario lucano dei Radicali
“Caro Bolognetti, caro Maurizio,
sto seguendo con attenzione la tua protesta pacifica e civile per diritti, la libertà e la democrazia di quanti sono oppressi da regimi liberticidi.
Ne comprendo le motivazioni e ti sono sinceramente vicino, ma il grave momento che sta attraversando il Paese mi suggerisce di consigliarti il proseguimento della tua battaglia senza continuare lo sciopero della fame.
Credo infatti che la libertà del blogger cinese Lì Zehua sia tutelata al meglio grazie alle tante voci libere come la tua e come quelle che da sempre ha espresso il Partito Radicale in Italia e all’estero.
Pur apprezzando da sempre i metodi non violenti delle battaglie dei Radicali, ti chiedo di proseguire la tua protesta pacifica senza mettere in pericolo la tua salute”.
Bolognetti risponde al governatore Bardi
Sono grato al Presidente Bardi, al mio Presidente, per le parole cristalline e limpide che ha pronunciato. Parole che rappresentano una scelta di campo a sostegno di libertà e diritti umani fondamentali e contro ogni totalitarismo. In queste ore difficili ho ritenuto necessario nutrire una fame che ci accomuna, Presidente partendo dalla vicenda del blogger e giornalista cinese arrestato dal regime di Pechino. Fame di diritti umani e democrazia. Con questa sua risposta siamo tutti più ricchi. Rifletterò sul suo invito a sospendere, glielo assicuro e comunicherò la mia decisione nella giornata di domani. Intanto incassiamo quanto di prezioso ha voluto offrirci.