Maurizio Bolognetti Segretario di Radicali Lucani, Membro della Presidenza del Partito Radicale (In sciopero della fame dalla mezzanotte del 27 febbraio per la Vita di Radio Radicale e il diritto umano e civile alla conoscenza): “La fame e la sete”.
Ho di certo corrisposto con il glucosio in flebo e con flebo di soluzione fisiologica al “troveremo” del Ministro Di Maio. Ma, gioverà ripeterlo, tra pochi giorni, se il “Troveremo” non diventerà un “abbiamo trovato”, il flusso ininterrotto di conoscenza, con il quale Radio Radicale alimenta da 43 anni la democrazia del nostro paese, onorando ciò che dà forza, sostanza e contenuto alla parola democrazia, cesserà. In assenza di cambiamenti, valuterò a partire dalla mezzanotte divenerdì(10 maggio) la possibilità di rafforzare questo lungo dialogo in atto, passando dallo sciopero della fame allo sciopero della sete, eventualmente alternando alcuni giorni di sete alla fame. Fame e sete di democrazia, fame e sete di diritto alla conoscenza. Gioverà ricordare, in queste ore, quel che affermava Gaetano Salvemini nel 1937: “Un uomo vale tanto quanto sa. Se gli si proibisce di apprendere nuovi fatti e nuove idee gli mutila l’anima e la gravità della mutilazione è proporzionata alla durata della sua ignoranza. Senza libertà di stampa, un popolo diventa cieco sordo e muto. l’individuo si trova isolato al centro dell’esistenza. Si torna inconsciamente al sistema medievale del clan. Vi regna una notte perpetua in cui vagano spiriti smarriti vuoti di idee”.
Viva Radio Radicale. Viva l’art. 21 della Costituzione. Vivano democrazia, diritto alla conoscenza, verità, giustizia e libertà.
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