Il Partito Democratico di Matera è al fianco dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie che hanno deciso di scioperare convinti che le loro ragioni siano motivate ed assolutamente condivisibili.
E’ un dato di fatto: a causa dei tempi di attesa sempre più cittadini materani rinunciano alle cure, inoltre la situazione economica di tantissime famiglie e soprattutto dei pensionati impedisce di potersi avvalere di cure privatistiche.
L’ospedale Madonna delle Grazie e il sistema sanitario territoriale vivono una involuzione evidente a tutti che costringe tantissimi cittadini ad andare a curarsi fuori regione.
Il Partito Democratico di Matera continua la battaglia a difesa dell’Ospedale Madonna delle Grazie mettendo in evidenza che le responsabilità che in questi anni hanno determinato l’evidente spoliazione hanno un nome e cognome preciso: Presidente Bardi, Assessore Leone, Assessore Fanelli e la disastrosa ex Direttrice Generale, Sabrina Pulvirenti; insieme a questi meravigliosi governanti non hanno meno responsabilità l’intero gruppo dirigente del centrodestra materano complice e sempre muto di fronte a quello che accadeva.
La Basilicata e ancor di più l’Ospedale Madonna delle Grazie è particolarmente esposta per le cure sanitarie con la Regione Puglia (a cui è attestato il 37 per cento di prestazioni) di oltre 37 milioni di euro. E’ evidente la urgente necessità di meglio strutturare la sanità lucana attraverso un nuovo piano sanitario, ma nel frattempo è altrettanto necessario garantire ai cittadini lucani le migliori cure nel luogo più vicino in cui sono disponibili. Poi, il paradosso è che, considerato che da Matera si va in Puglia (Acquaviva in particolare) per curarsi, è obbligatorio ammalarsi nei primi mesi dell’anno; se accade nella seconda parte dell’anno è un disastro.
La mobilità passiva è un tema che va affrontato al di là delle cifre importanti di cui la Regione Basilicata deve farsi carico e pertanto è indubbio che va potenziato il sistema sanitario. Riteniamo che gli accordi di confine debbano portare ad una nuova impostazione nei rapporti reciproci che riguardano la mobilità sanitaria, ma facendo anche in modo che venga valorizzato quanto di buono ed eccellente viene svolto in Basilicata tanto nel settore pubblico, quanto in quello del privato accreditato.
Ormai nelle more dell’approvazione del nuovo Piano Sanitario regionale ci aspettiamo che l’annunciata definizione degli accordi di confine eviti che le prestazioni degli ospedali di fuori regione si interrompano a metà anno creando ulteriori disagi ai cittadini alle prese con il bisogno di cure mediche.
E’ ora di dire basta. Continueremo e aumenteremo, insieme a tutti coloro che hanno avuto la stessa sensibilità, ogni attività ed azione utile alla difesa dell’Ospedale sicuri di avere al nostro fianco l’intera città.