L’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo ha rimesso oggi l’incarico assessorile nelle mani del Presidente Bardi.
La decisione, avvenuta a seguito della situazione politica determinata dall’andamento del Consiglio Regionale di ieri, è stata concordata con il gruppo dirigente regionale di Forza Italia.
L’assessore precisa che la decisione non è avvenuta per la mancata approvazione del ddl Api-Bas che comunque seguirà il suo corso regolare ma per l’atteggiamento assunto dal consigliere di Fdi Vizziello che ha fatto mancare il numero legale. Vizziello dovrebbe spiegare innanzitutto – aggiunge Cupparo – quale motivo c’era per convocare una seduta straordinaria del Consiglio per far mancare il numero legale. Piuttosto avrebbe potuto votare contro il ddl spidegandone le ragioni.
Per Cupparo la chiarezza tra i partiti della maggioranza è un valore politico ed etico indispensabile per non vanificare quanto sinora ha fatto unitariamente la Giunta e per non pregiudicare il lavoro che l’attende in questa fase segnata dalla pandemia e dalla crisi socio-economica. Lo si deve innanzitutto ai cittadini. E’ perciò necessario che ciascun partito della maggioranza di centrodestra e ciascun consigliere di maggioranza dia prova innanzitutto di assunzione di responsabilità.
Bardi: “subito incontro con segretari regionali dei partiti”
Il presidente della Giunta regionale della Basilicata Vito Bardi nel confermare la sua fiducia all’assessore alle attività produttive Francesco Cupparo, ha chiesto ai segretari regionali dei partiti che compongono la maggioranza un incontro urgente.
Gli incidenti di percorso – come quello che si è verificato nell’ultima seduta del consiglio regionale, con lo scioglimento per il mancato numero legale mentre era in discussione un importante provvedimento come quello sull’Asi – danno una immagine falsata del buon lavoro sin qui compiuto dal governo regionale.
Per questo è necessario una assunzione di responsabilità che deve necessariamente passare attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori in campo.
La Basilicata non può più attendere.