“I piani di dimensionamento scolastico sono una prerogativa del Consiglio regionale, tanto più che rendono tracciabile, evidente e pubblico il percorso di formazione della decisione. È la funzione della programmazione che incrocia anche il modo in cui s’indirizza l’organizzazione dei servizi, di altri servizi connessi all’offerta formativa, ad iniziare dai trasporti. Cosi come il contesto nel quale la scuola opera, comunità educanti che operano per contrastare la proverà educativa – welfare – e allungano e potenziano la filiera formativa”.
Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza che aggiunge: “Alle Province è necessario per tempo, mesi prima e non giorni prima, fornire le linee d’indirizzo. Quest’anno è andata cosi anche per elezioni regionali che forse non avrebbero dovuto rallentare processi che comunque dovrebbero andare avanti senza eccessive perdite di tempo. Gli amministratori locali e la rappresentanza scolastica deve essere messa nelle condizioni di valutare, approfondire, alcune volte avere anche motivazioni adeguate e condivise per recepire alcuni orientamenti. Mi limito ad osservare che non abbiamo bisogno di ‘dimensionatori’, che accompagnano ad ogni piano dichiarazioni e qualche lacrima di coccodrillo, ma di programmatori, che assumano pensiero e visione per dare al meglio una formazione di qualità alle ragazze e ai ragazzi lucani. Potrei cavarmela dicendo che il primo ottobre 2024 ho depositato una mozione in Consiglio regionale che poneva il tema dei ‘numeri’ e dei ‘criteri’ per le aree montane ed interne ma evidentemente non si è posta abbastanza attenzione, allora”.
“Forse – conclude Lacorazza – sarebbe opportuno battersi per tempo se si vuole riconnettere la Istituzione regionale al mondo della scuola, e soprattutto rilanciare la credibilità di un progetto di futuro per le ragazze e i ragazzi lucani. Non credo sarà qualche dichiarazione a rendere pulita la coscienza e credibile la politica. Ma speriamo che tutto possa migliorare”.