La seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), riunitasi questa mattina con la presidenza del consigliere Rosa (Lb-Fdi) ha espresso parere favorevole, a maggioranza, in merito al disegno di legge riguardante: l’“Approvazione del Rendiconto per l’esercizio finanziario 2014 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata”. Voto favorevole da parte dei consiglieri: Miranda Castelgrande e Giuzio (Pd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Pietrantuono (Psi); contrari i consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Perrino (M5s).
In precedenza erano statiauditi il direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli, il direttore amministrativo, Raffaele Giordano, e i componenti il Collegio dei Revisori dei Conti, Stefania Iosa e Natale Lucarella.
Nel corso dell’audizione, Iannicelli ha illustrato la situazione contabile e amministrativa riscontrata al momento del suo insediamento e le difficoltà incontrate per la redazione del documento contabile concernente il Rendiconto per l’esercizio finanziario 2014 dell’Arpab. Ha proseguito fornendo delucidazioni sulle iniziative prese per il riordino delle attività e per la sistemazione complessiva dell’Agenzia, sottolineando le criticità determinate dalle carenze di alcune figure tecniche in organico al fine di assicurare il pieno funzionamento dell’agenzia con particolare riferimento alle attività obbligatorie per legge. “La riorganizzazione dell’agenzia – ha detto Iannicelli – non può prescindere dall’acquisto delle attrezzature adatte e dal reperimento di personale in grado di utilizzarle. Approvato il piano delle performance ed il piano industriale per tutte le attività comprese quelle non espletate. Attualmente in Arpab sono presenti circa 150 dipendenti di cui 25 amministrativi e più di trenta provenienti da MetapontumAgrobios. Si sta lavorando per ricondurre nel corretto alveo le procedure per gli acquisti e le forniture di servizi. Riscontrate – ha continuato Iannicelli – situazioni grandemente deficitarie nel settore contabile finanziario ed in quello del patrimonio e degli acquisti. Da rivedere e migliorare secondo norma, quindi, le procedure di gara. Per la sede di Matera – ha precisato – sono in corso verifiche allo scopo di reperire un immobile idoneo”.
I Revisori dei Conti nominati, come riferito da Lucarella, il 9 ottobre 2015 con l’obiettivo di sistemare il Bilancio dell’Arpab, hanno fornito ragguagli in merito ai dati contabili riscontrati, così come evidenziato nel verbale redatto. “Per alcune voci di spesa sono stati verificati degli sforamenti
rispetto ai limiti posti dai principi contabili riguardanti l’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Rosa, Perrino, Romaniello, Galante, Mollica e Giuzio. Le richieste di chiarimenti hanno riguardato, essenzialmente, le questioni legate alla tipologia di personale, al patrimonio, all’espletamento delle gare, al tempo trascorso circa la carenza di attrezzature e tecnici ed alle matrici fondamentali, vedi acqua, aria, inquinamento, suolo e sottosuolo, per le quali Arpab presenta maggiori criticità nei controlli e nella gestione. Senza esitazione, per quanto concerne quest’ultima argomentazione, Iannicelli ha indicato nell’acqua e, dunque, nei bacini idrici, la situazione che presenta lo stato di maggiore crisi.
La Commissione ha, quindi, audito il direttore amministrativo dell’Ospedale S. Carlo di Potenza, Maddalena Berardi, accompagnata dal direttore del settore economico – finanziario, Eufrasia Pesarini e dal direttore del settore Controllo di gestione, Rocco Giovanni Panarace sul provvedimento di Giunta concernente il: “Bilancio economico preventivo 2016 e pluriennale 2016/2018 dell’Azienda ospedaliera S.Carlo – Approvazione”.
Berardi ha fatto una disamina esaustiva della situazione complessiva dell’Azienda ospedaliera, sottolineando che “il Bilancio 2015 presentava un valore negativo, mentre il pluriennale 2016-2018 si presenta in equilibrio. Le verifiche intermedie sono confortanti in quanto presentano trend positivi nelle varie componenti della gestione”.Panarace, dal canto suo, ha sottolineato che “oltre alle prestazioni di alta specialità (Cardiochirurgia e Neurochirurgia) al S. Carlo sono erogate prestazioni anche di media complessità. La difficoltà dell’ospedale non è – ha specificato – nella richiesta di prestazioni da parte dei cittadini, piuttosto nel reperimento di personale in numero adeguato per assicurare le stesse prestazioni. Infatti, molti medici assunti – ha spiegato – non essendo del posto, dopo qualche anno si trasferiscono presso altre strutture ospedaliere, soprattutto del proprio luogo di origine”.
Hanno preso parte ai lavori della Commissione, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi), i consiglieri Carmine Miranda Castelgrande e Vito Giuzio (Pd), Gianni Perrino (M5s), Paolo Galante (Ri), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Luigi Bradascio (Pp), Francesco Mollica (Udc), Francesco Pietrantuono (Psi), Michele Napoli (Pdl-Fi), Nicola Benedetto (Cd).
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, su ARPAB: “Ancora contraddizioni sulla gestione dell’Agenzia tra l’Assessore Berlinguer e il nuovo Direttore”.
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle su Arpab: Iannicelli e il passaggio di consegne fantasma con Schiassi
Dopo il ciclone Schiassi, l’ ”Era Iannicelli”, iniziata il 3 dicembre 2015 appare restare fortemente condizionata dalle inquietanti ombre rivenienti dalla mancata approvazione nei termini di legge del Bilancio di Previsione 2014 dell’Agenzia di Protezione Ambientale della Basilicata (ARPAB). Bilancio previsionale che veniva “varato” solo in data 11/05/2015. Attesa la sua funzione autorizzatoria del bilancio preventivo, tutte le spese effettuate in corso d’anno 2014 risultebbero prive di idoneo “titolo giuridico” ovvero di legittimazione, tanto in palese e clamorosa violazione della normativa di contabilità pubblica e, in particolare, del D.Lgs. n. 118/2011.
Le ombre emerse sulla vicenda ci sono apparse talmente pesanti e grevi da portare alla presentazione da parte del M5S Basilicata, il 19 agosto 2015, in piena era Schiassi, di un apposito esposto alla Corte dei Conti.
Qualche mese dopo, come si legge nelle premesse della delibera di Giunta regionale n. 127 del 15.02.2016, il mistero del bilancio “fantasma” (preventivo 2014) si infittisce; difatti:
– si riferisce del mancato passaggio di consegne tra Schiassi e Iannicelli e del furto con scasso dei fascicoli riferiti alle missioni rimborsate a Schiassi;
Come a voler dire: stiamo chiudendo la stalla ma i buoi sono fuggiti da un pezzo. Ma quello che più preoccupa, al di là degli aspetti contabili, è la totale inadeguatezza , certificata da una recente relazione della Direzione Nazionale Antimafia (pag. 859), degli Enti deputati al monitoraggio dell’ ambiente e della salute pubblica. Da anni l’A.R.P.A.B. non esegue tutti i controlli obbligatori per legge, e questo in una regione in cui le attività industriali (dal petrolio al cemento, passando – a bordo di una FIAT – per l’immondizia) sarebbero da tenere sotto osservazione in maniera costante e puntuale. Ancora una volta la politica lucana manifesta la propria impotenza lasciando alla magistratura il compito di scoprire se c’è stato abigeato e, in caso affermativo, chi ne è responsabile. Ma chi governa deve riuscire ad arrivare prima dei giudici, non (sempre) dopo: rimuovere le mele marce prima che facciano marcire tutto il cesto. Purtroppo in Basilicata il governo regionale ha finora lasciato i lucani alla mercè delle mele marce.
Gianni Rosa, consigliere regionale FDI-AN su Arpab
Quando si parla di ARPAB ed emergenze ambientali, per il Governo regionale è sempre tutto a posto. Ultima dichiarazione in tal senso è arrivata nella scorsa seduta del Consiglio regionale in risposta alla nostra interrogazione sulle denunce dell’ex Direttore dell’APRAB, Aldo Schiassi. Ovviamente le cose sono ben lontane da come le rappresentano i vertici regionali.
Per l’Assessore Berlinguer, per quanto riguarda: la SIDER di Potenza si è risolto tutto con la modifica dell’AIA; il Centro di Monitoraggio ambientale è stato rifornito di macchinari per poter funzionare (non tutti i macchinari, si badi; ma comunque va tutto bene: è solo dal 2006 che i Lucani aspettano!); il Piano di Monitoraggio Ambientale del Centro olio Val d’Agri va benissimo. Per i problemi della zona della Fenice di San Nicola di Malfi, invece, è colpa dell’ARPAB che non ha effettuato il controllo della rete piezometrica e, quindi, la Regione ha dovuto rivolgersi all’ISPRA.
Insomma, per Berlinguer, c’è voluto tempo, ma tutti i problemi si sono risolti e se non sono stati risolti è colpa dell’ARPAB della vecchia gestione, però, dimenticando che Schiassi è stato fortemente voluto, ‘per la sua competenza’, da Pittella. Sulla nuova gestione, invece, l’Assessore è sicuro che ci sono state “finalmente delle risposte a tante domande che voi ponete”.
Il Direttore Iannicielli, però, non sembra essere dello stesso avviso. Audito nella seduta di ieri, 10 marzo, della II Commissione, ha ammesso che l’ARPAB non riesce a portare a compimento tutte le attività di monitoraggio ambientale imposte dalla legge. Ha detto, addirittura, che, per espletare funzioni amministrative legate agli appalti, è stato costretto a stipulare una convenzione con l’ASM per ottenere l’ausilio di un dirigente e di un funzionario.
In definitiva, come abbiamo sempre denunciato, l’ARPAB si sta dimostrando un guscio vuoto: non ha attrezzature e non ha dipendenti che riescano ad espletare gli incarichi connessi con le finalità dell’Agenzia.
Altro che nuovo corso. Il problema è grave e finché il Governo regionale non prenderà atto degli errori commessi, non vediamo una soluzione a breve. Le parole ‘rassicuranti’ dell’Assessore Berlinguer non ci fanno ben sperare. Negare il problema che in Basilicata c’è un’emergenza ambientale e che l’Agenzia deputata ai controlli non è in grado di affrontarla non aiuta. ‘Seppellire’ i problemi, invece di risolverli, ci farà solo diventare un’altra ‘Terra dei Fuochi’.