Sede Arpab Val d’Agri, Consigliere regionale Lacorazza (PD): delocalizzare e potenziare sede?. Di seguito la nota integrale.
Nella X legislatura del Consiglio regionale anche grazie al mio interessamento l’ARPAB ha delocalizzato una sede in Val d’Agri. L’aspirazione era quella di determinare un “polo ambientale” dedicato al monitoraggio, alla ricerca e alla cura. Ma siamo di fronte ad un “Centro di Medicina Ambientale” previsto nell’ospedale di Villa d’Agri consegnato nel dimenticatoio, alla sede di Marsico Nuovo dell’Osservatorio Ambientale (FARBAS) ridotta ad una targa su una porta e alla sede dell’ARPAB ubicata a Viggiano. Una sorta di spezzatino, anche mal cucinato, che non ha colto gli obiettivi che ne avevano ispirato missioni e sedi. Se poi consideriamo che anche la sede del 118 è stata sottratta all’area industriale della Val d’Agri appare evidente la totale inadeguatezza delle scelte compiute in questi anni per questo territorio.
Ma tornando alla sede ARPAB in Val d’Agri riporto testualmente la risposta alla mia interrogazione firmata anche dal direttore dott. Donato Ramunno: “…In conclusione si ritiene che la presenza di una sede in un territorio con presenza di elevate criticità rimane di fondamentale importanza. Inoltre si rappresenta che il comodato d’uso con il Comune di Viggiano è in fase di scadenza e che sarebbe opportuno una delocalizzazione della stessa nell’area industriale. In previsione è ipotizzabile un potenziamento della struttura con figure professionali di elevata qualificazione tale da consentire lo svolgimento di studi finalizzati alla valutazione d’impatto delle estrazioni sulle matrici ambientali…”.
Cosa pensa il Governo regionale e in particolare l’Assessore Regionale Mongiello?