“Fa piacere che il Presidente della Regione Basilicata, archiviata una crisi paradossale e per certi versi tragicomica, abbia scoperto che esiste un tema AV in Basilicata”, scrive in un tweet Salvatore Margiotta, capogruppo PD nella Commissione Lavori Pubblici e trasporti del Senato, già Sottosegretario di Stato al Mit nel Governo Conte bis.
“Da Sottosegretario, e grazie alle qualità della Dirigenza del Ministero, ed in particolare della Struttura tecnica di missione, operando in totale solitudine rispetto alla politica regionale, sono riuscito ad ottenere il finanziamento del PFTE della Salerno-Reggio e della Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia; successivamente ad inserire un primo lotto dell’opera, per un valore di 450 mln di euro nel PNRR, nonchè il finanziamento della Battipaglia-Paola, che prevede un tratto di AV che sarà utilizzato dai lucani diretti al nord. Infine”, continua Margiotta in una nota, “sempre grazie al Conte bis, su entrambe le infrastrutture è stato nominato Commissario, su proposta del Mit, la Dottoressa Vera Fiorani, Ad di RFI. Il Presidente Bardi sostiene la necessità che ‘si studi l’ipotesi migliore’ ed è ciò che sta accadendo, anche grazie alle procedure di dibattito pubblico. Anzi, non c’è dubbio”, sottolinea il Senatore, “che l’itinerario più veloce sarebbe la Potenza-Tito-Auletta, con un costo valutato tra 2,1 mld e 2,7 mld €, ad oggi non disponibili, quasi sette volte maggiore della posta a disposizione, e purtroppo, a detta dei tecnici, non inseribile nel PNRR, sia per la mole dell’intervento, difficile da completare entro il 2026, come obbligatorio, sia per la non scomponibilità in lotti funzionali come richiesto da UE. La decisione finale sará comunque politica e demandata principalmente al Governo in carica. Naturalmente, se grazie al protagonismo annunciato del Presidente Bardi ed alla sua autorevolezza, si riuscisse a superare i due problemi suddetti, finanziamento e inserimento nel PNRR, ed a fare di più e meglio di quanto fatto al Mit durante il Conte bis, a vantaggio dei lucani, non potró che esserne felice”, conclude.