“Proteggere la tenuta occupazionale dell’intero settore dell’automotive nel superamento dell’attuale fase di crisi, tenuto conto del profondo cambiamento che negli ultimi anni ha investito il suo contesto normativo, l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze di mobilità dei cittadini. E’ tra i primi impegni che chiediamo al Governo con una mozione”.
Salvatore Margiotta, Segretario Presidenza Senato e Capogruppo PD Commissione Lavori pubblici e comunicazioni, annuncia la presentazione da parte del gruppo Pd del Senato della mozione che impegna il Governo ad adottare, nel primo provvedimento utile, tutte le misure necessarie a sostenere la filiera dell’automotive e a predisporre, nella prossima legge di bilancio, adeguate risorse per la prosecuzione nel 2022 degli incentivi sia alla rottamazione dei veicoli e sia per il rifinanziamento degli interventi di incentivazione all’acquisto.
“E’ evidente la necessità di intervenire a tutela di migliaia di posti di lavoro in un momento di profonda trasformazione dell’assetto produttivo e della filiera di distribuzione”, sottolinea Margiotta, tra i primi firmatari della mozione con Malpezzi, Collina, Misiani. “Siamo preoccupati per le ripercussioni che la crisi industriale del settore potrebbe avere sul Paese intero e sui territori come quello della Basilicata dove nel distretto industriale di San Nicola di Melfi opera Stellantis, il più grande gruppo automobilistico presente in Italia”. Una realtà che occupa 66mila dipendenti diretti (a cui si aggiungono 274mila addetti dell’indotto su scala nazionale) e che ha già annunciato la complessiva riorganizzazione degli impianti di produzione sul territorio, i cui effetti non sono ancora noti in ragione di un Piano industriale ancora non reso pubblico.
“Ritengo che i radicali cambiamenti in atto debbano rappresentare un’occasione”, rilancia il senatore Pd. “Per rafforzare il ruolo strategico del comparto e quello delle numerose aziende che operano in un settore da sempre strategico per l’economia italiana che deve essere accompagnato nel suo complesso verso la transizione ecologica, evitando la perdita di competenze e i tagli ai posti di lavoro”.