Senatore Rosa (Fratelli d’Italia): “ZES e autonomia differenziata al convegno con lo Svimez. Tutto in mano alle Regioni con controllo dello Stato”. Di seguito la nota integrale.
“Stimolante l’incontro organizzato dal Circolo Spaventa Filippi di Potenza nella giornata di sabato 11 novembre a Moliterno, sul destino del Mezzogiorno tra ZES e autonomia differenziata.
Il ddl sullaZES, Zona economica speciale, approvato la scorsa settimana, si inqudra nella svolta impressa dal Governo Meloni nell’attuazione della Costituzione, da un lato, e nel rilancio del Mezzogiorno, dall’atro. È un altro tassello di un mosaico che il Governo di centrodestra sta costruendo rispetto ad una visione che vede la responsabilità di garante dello Stato rispetto alle riforme e la responsabilizzazione dei Governi territoriali.
La normativa sulla ZES unica per il Mezzogiorno stabilisce, infatti, che in tutto il Mezzogiorno potranno essere effettuati investimenti che otterranno agevolazioni dallo Stato, che, insieme alle Regioni stabiliranno in quali settori investire. Si stabilisce il principio per il quale saranno, appunto, queste ultime, le Regioni, a decidere in quale direzione indirizzare gli investimenti nei loro territori rispetto ai propri piani di sviluppo industriale. Ovviamente, questo significa una grande responsabilità che grava sulle Regioni.
Dall’altro lato, la stessa autonomia differenziata vede un grande protagonismo delle Regioni cui spetta decidere se e per quali competenze richiedere l’autonomia. Lo Stato sarà garante del corretto esercizio di tali competenze e del mantenimento dei livelli essenziali dei servizi per tutti i cittadini italiani.
Anche le novità sui fondi di sviluppo e coesione, gli FSC, vedranno un protagonismo regionale: saranno le Regioni a scegliere dove investire. Dopo aver constatato che solo il 34% degli FSC sono stati impegnati, il Governo Meloni ha deciso di lasciare che fossero i territori a scegliere i settori da finanziare attraverso un accordo di coesione, dove preventivamente verranno decisi investimenti e cronoprogrammi.
Questa nuova direzione, che questo Governo sta portando avanti, è coerente con la visione di una maggiore responsabilizzazione dei territori e di chi li governa, nella consapevolezza che per realizzare vero sviluppo la decisione è in capo ai Governi regionali che, però, devono saper scegliere.
Dunque, maggiore autonomia, con lo Stato garante e controllore, ma anche maggiori responsabilità.