Sentenza Corte dei Conti su derivati Regione Basilicata, intervento Consigliere regionale Dina Sileo.
La pronuncia della Corte dei Conti sulla vicenda dei “derivati” è l’ennesimo effetto, già annunciato, delle scelte scellerate compiute da coloro i quali hanno gestito per anni la “cosa pubblica” al chiuso dei palazzi del potere, senza confronto alcuno.
Quel confronto tanto caro ad una parte politica, ora opposizione, che per anni è rimasta sorda a qualsiasi suggerimento.
I miei innumerevoli interventi sul tema, di cui vi è memoria sul web e non solo, volevano essere un umile suggerimento portato alla causa da chi, prima che rappresentante delle Istituzioni, è un tecnico del diritto.
I contratti stipulati dalla Regione con Dexia e Ubs sono definiti “Interest rate swap” e sono finalizzati a stabilire in misura fissa il tasso di interesse al 4,625% a garanzia di un mutuo contratto.
La misura fissa del tasso doveva garantire l’Ente dall’eventuale rialzo dei tassi di interesse ma, contrariamente a quanto sperato, la successiva politica ultraespansiva della Bce ne ha rivelato la fallacità.
Da avvocato già qualche anno fa suggerivo la risoluzione anticipata del contratto con relativo ristoro delle perdite, soluzione percorribile primariamente con una delle due controparti, oppure l’invio di un esposto alla Corte dei Conti per denunciare il presunto conflitto di interessi insorto a seguito del doppio ruolo di advisor e di controparte contrattuale assunto dalla Dexia nella fase di contrattazione.
Forse chi ci ha preceduto era troppo impegnato in lotte di potere per accogliere tali suggerimenti?
L’eredità pesante lasciataci dai governi precedenti vede un bilancio in sofferenza che, con questo ulteriore danno ipotizzato oltre 51 milioni di euro, influenzerà tutte le azioni che porremo in essere.
Chi amministra è chiamato a farlo per nome e conto dei cittadini. Assunto che in via Verrastro per anni pare non essere stato recepito.