Riportiamo di seguito gli interventi deel Portavoce del Forum del Terzo Settore della Basilicata e dell’Arci Basilicata in merito alla Commissione regionale delle pari opportunità.
Il Portavoce del Terzo Settore Basilicata, Giuseppe Salluce, ha inviato al Presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala la seguente nota: “Nel prendere atto della Sentenza del Tar che lo scorso 28 Maggio ha annullato la nomina di quattro componenti afferenti all’area delle Associazioni, la scrivente esprime preoccupazione, risultando, il Comitato Regionale Pari Opportunità, rimaneggiato di una componente essenziale.
Auspica pertanto che la Regione provveda rapidamente ad adottare gli opportuni provvedimenti per integrare la Commissione e garantire la piena rappresentatività e operatività della stessa.
ARCI Basilicata: E’ necessario ripristinare immediatamente l’operatività della CRPO.
La decisione della Regione Basilicata di non rispettare la sentenza n. 352/2020 del TAR Basilicata, con la quale si sono annullate le nomine di quattro componenti in rappresentanza di associazioni in seno alla CRPO (Commissione Regionale Pari Opportunità) e la riunione della Commissione Regionale di ieri pomeriggio, sono degli atti gravissimi e pericolosi in quanto minano alla base il tema della rappresentatività e della partecipazione delle organizzazioni che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, gli enti del terso settore, alle politiche pubbliche.
L’atto di derubricare la posta in gioco ad una mera questione amministrativa tale per cui la Commissione Regionale Pari Opportunità può continuare le proprie attività, tra l’altro in una composizione esigua, non può passare in silenzio, in quanto costituisce un precedente pericoloso. Proprio nei giorni scorsi un’altra sentenza, questa volta della Corte Costituzionale, ha ribadito e sancito il valore costituzionale delle organizzazioni di terzo settore e della loro capacità di rappresentanza di tematiche di interesse generale della comunità e in piena attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà.
Una Commissione che si propone di assicurare la piena realizzazione delle finalità previste dagli artt. 2 e 3 della Costituzione, con particolare riferimento ai principi fondamentali di parità e di pari opportunità, non può operare illegittimamente e soprattutto senza la componente delle ETS (Arci, Arcigay ) che si occupano ed operano sul territorio regionale di questi temi.
E’ necessario ristabilire subito la legittimità della Commissione con l’obiettivo di lavorare, senza perdere ulteriore tempo, anche nel nostro difficile contesto regionale, a politiche a favore della parità di genere, che siano incisive, a tutti i livelli, dal lavoro alla vita domestica, fino alla rappresentanza politica. E’ lo stesso articolo 55 della Riforma del terzo settore che impone alle pubbliche amministrazioni il coinvolgimento attivo degli enti di terzo settore nella co-progettazione e co-programmazione. Escludere e perseverare nella illegittimità fa male alla democrazia (partecipazione e rappresentanza) e porterà la nostra regione a fare un salto in un tempo passato, buio e tempestoso.