Piernicola Pedicini, eurodeputato del Movimento 5 Stelle, denuncia in una nota l’affidamento di servizi all’esterno e l’utilizzo improprio di circa 27 milioni di euro di fondi strutturali europei da parte della Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
Dopo una denuncia all’Olaf (Ufficio europeo per la lotta antifrode), presentata dall’Usb (Unione sindacale di base Basilicata), la grave vicenda è approdata all’attenzione della Commissione Ue a seguito di un’interrogazione presentata dall’eurodeputato del M5S Pier Pedicini.
Lo scandalo, che potrà produrre ripercussioni gravi e imprevedibili, riguarda l’affidamento all’esterno da parte della Regiona Basilicata del servizio di assistenza tecnica per la gestione dei Fondi strutturali europei, con un costo a carico dell’Unione europea di circa 27 milioni di euro, invece di 10 milioni di euro se si fossero stabilizzati i dipendenti della Regione precari.
L’esternalizzazione del servizio, decisa dalla giunta Pittella, ha portato al trasferimento in aziende private di 121 dipendenti precari che avevano collaborato con la Regione Basilicata per svolgere le stesse mansioni.
Nell’interrogazione di Pedicini è stato spiegato che “le aziende appaltatrici hanno agito presentando personale con curriculum di alte professionalità, per poi andare a contrattualizzarlo come dipendenti privati con basse qualifiche, pagandoli molto meno di quello che li valuta l’Ue. Nell’Accordo di partenariato con l’Italia 2014/2020 – è stato sottolineato – si evidenzia che il servizio di assistenza tecnica per la gestione dei fondi europei, conferisce priorità alle risorse umane “interne” e che lo stesso Piano di rafforzamento amministrativo della Regione Basilicata, valutato positivamente dalla Commissione europea, già riportava un aumento del personale precario il cui know-how sarebbe dovuto essere capitalizzato e non esternalizzato”.
In particolare, Pedicini ha chiesto alla Commissione Ue di rispondere a tre precisi interrogativi: se ritiene che la Regione Basilicata abbia eluso le prescrizioni di cui all’Accordo di partenariato relativamente alla capitalizzazione dei lavoratori precari trasferiti? Se ritiene che ci sia stato un utilizzo improprio dei fondi considerato che il servizio di assistenza tecnica esternalizzato costa alla Ue circa 27 milioni di euro invece di 10 milioni di euro se si fossero stabilizzati i precari?
Se ritiene di dover sospendere la linea di pagamento fino ad accertamenti avvenuti?