Servizio 118 Basilicata, consigliere regionale Gianni Perrino (M5s): “Una situazione endemicamente disastrosa”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Siamo ben consci che le particolari caratteristiche orografiche del territorio lucano determinano tutta una serie di conseguenze sull’erogazione di servizi pubblici fondamentali come l’urgenza-emergenza sanitaria attraverso il 118. Per ovviare alle difficoltà di raggiungere i sempre più lontani e rari presidi ospedalieri, Pittella ha scelto di avviare il servizio di elisoccorso notturno al fine di potenziare appunto la gestione delle urgenze-emergenze.
I risultati, tuttavia, tardano ad arrivare: in una recente inchiesta pubblicata da “La Repubblica”, la Basilicata risulta essere la regione peggiore per tempi d’intervento dei sanitari del 118.
Purtroppo i problemi non sono dovuti esclusivamente alle caratteristiche altimetriche del territorio e alla lontananza dei presidi ospedalieri dalle parti interne della regione, ma paiono di essere “strutturali” ed endemici. I sindacati denunciano, infatti, uno stato di profondo disagio di lavoratori e lavoratrici a causa dell’applicazione di modelli organizzativi imposti in maniera unilaterale dall’ASM di Matera prima e oggi dall’ASP di Potenza. Le postazioni di lavoro, soprattutto nelle strutture dell’ASM di Matera, sarebbero al limite del rispetto delle norme dell’igiene e sicurezza sul lavoro: ad esempio, i servizi igienici parrebbero non essere sufficienti per uso distinto tra il personale maschile e quello femminile.
Come segnalato da altri sindacati, il personale medico del servizio sarebbe inquadrato in modo confuso e precario tra contratti e convenzioni anomale e a tempo determinato; UIL FPL E SMI riferiscono di “una giungla nella quale si mette a rischio la qualità dei servizi per i cittadini, spesso garantita solo grazie allo sforzo dei medici e degli operatori in generale”; i sindacati pongono la questione della stabilizzazione dei Medici Convenzionati del 118, “ritenendo non più procrastinabile l’adozione di un decreto che” ponga “fine al precariato nel 118, trasformando i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato”.
Infine, è bene spendere qualche parola per il parco ambulanze dell’Emergenza Urgenza 118: attualmente ci sarebbero in dotazione ambulanze immatricolate nel 2008/2009 con un alto chilometraggio (anche 400.000 km) e una meccanica usurata. A tal proposito evidenziamo che, qualche giorno dopo la presentazione della nostra interrogazione, l’ASP ha riapprovato il Capitolato Tecnico e il quadro economico relativo all’acquisto di n. 57 ambulanze di tipo B e n. 3 automediche (per un totale di € 5.050.000, IVA inclusa) occorrenti al 118 dell’ASP. Adesso attendiamo che, finalmente, il SUA-RB bandisca la relativa gara.
Tutta l’innanzi esposta serie di criticità dovrebbe essere sufficiente a giustificare l’ultimo posto nella classifica stilata da “La Repubblica”. Crediamo sia necessario ottenere chiarimenti dalla Regione su questa situazione disastrosa e, in particolare, su come la Giunta intenda muoversi nei mesi conclusivi della legislatura in corso, al fine di migliorare il servizio di emergenza-urgenza sanitaria, garantendo ai cittadini e ai lavoratori un livello almeno dignitoso del medesimo servizio 118.