L’ambientalista materano Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota si occupa dello sfalcio dell’erba nell’area della Cava del Sole dopo aver letto la determina dirigenziale approvata in merito dall’Amministrazione Comunale di Matera. Di seguito la nota integrale.
Diciamo che la diatriba circa i costi dello sfalcio ci interessa molto poco, anche perché il dibattito che ne è scaturito fa parte di quel confronto politico tra maggioranza ed opposizione e magari diviene costruttivo se porta a redigere un regolamento di utilizzo delle strutture pubbliche. Quello che ci preme evidenziare è proprio lo sfalcio dell’erba. Ricordiamo che l’area della Cava del Sole è inclusa nella IT9220135 Gravine di Matera riconosciuta ZSC-Zona di Speciale Conservazione- e designata con decreto ministriale MATTM del 16-9-2013. La Basilicata è stata la prima regione italiana dell’area biogeografica mediterranea a dare piena attuazione alla Direttiva Habitat, attraverso la quale la Comunità europea mira a creare una rete ecologica tra i Paesi europei, per la salvaguardia del patrimonio naturalistico e della biodiversità, denominata Rete Natura 2000 ed è stata anche una delle prime sullo scenario nazionale ad averlo fatto. Adottò la normativa per la tutela e la conservazione dei siti e 20 aree divennero Zone di Speciale Conservazione, questo già nel autunno del 2013, per altre sono in avanzata fase di approvazione le norme di tutela e conservazione e per le aree di foce dell’arco ionico si è in attesa della misura legislativa da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Tra quelle prime 20 aree ci sono le Gravine di Matera ed in esse vi è la Cava del Sole. L’area è sottoposta a misure di tutela dei siti Unesco e rientra nell’area Parco tanto è che per i lavori di costruzione del palco e dei bagni il Comune di Matera ha ricevuto precise prescrizioni sia dalla Soprintendenza che dal Parco della Murgia Materana e ci auguriamo che si sia attenuto Quegli interventi mancavano comunque di V.Inc.A. (Valutazione di incidenza ambientale) da richiedere all’ufficio di compatibilità ambientale della Regione Basilicata. Quello che ci ha fatto trasecolare è la determina dirigenziale emessa in estrema fretta e che ha portato allo sfalcio dell’erba ma anche ad altri lavori di sistemazione. Il dirigente ai lavori pubblici ha attestato la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, che sia andato alla scuola di gestione ambientale dell’ex direttore generale dell’Arpab Sigillito? A chi è stata avanzata l’istanza di Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. n.357/1997/e s.m.i., quale rilievo floristico è stato fatto, quale conoscenza c’è circa le specie nidificanti di interesse comunitario nella zona? E’ possibile comportarsi da novelli talebani solo per mera ignoranza o c’è anche arroganza? Qualsiasi altro abuso nell’area sarà segnalato ai competnti uffici regionali e tramite il Corpo Forestale dello Stato alla locale Procura della Repubblica.
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità
più che contestazione è un avviso ai naviganti :Qualsiasi altro abuso nell’area sarà segnalato ai competenti uffici regionali e tramite il Corpo Forestale dello Stato alla locale Procura della Repubblica e scatterebbe l’ennesima sanzione di sicuro meno consistente rispetto alla precedente di 26 mila euro.